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Zanonato: “Favorevole al nucleare, ma in Italia non si può fare” (AUDIO)

Il ministro dello Sviluppo Economico a Un Giorno da Pecora:”Se avessimo i siti adatti per gestire l’energia nucleare in Italia, si potrebbe utilizzare”. La reazioni di Verdi e Di Pietro: “Parole gravissime”.
A cura di Biagio Chiariello
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Parole destinate a scatenare l'immancabile ondata di polemiche sul nucleare, quelle pronunciate dal neo ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato a Un giorno da Pecora: “L’energia nucleare è una forma di energia, se si può gestire non è sbagliata di per sé. In Italia credo che non si possa fare, ma nel mondo c’è. Se avessimo i siti adatti, perché no? Non mi piace quando si enfatizzano le cose demonizzandole”. E alla domanda sul sé in Italia l'energia si possa gestirla, il sindaco di Padova risponde: "Se avessimo i siti adatti, perché no?". Allo stesso tempo, aggiunge, che bisogna  "rispettare il referendum che nel giugno del 2011 ha sancito il no degli italiani all'energia nucleare".

La reazione alle parole di Zanonato non si è fatta attendere. Esprime "stupore" Marco Ciarafoni, portavoce nazionale Ecologisti democratici. "Se lo lasci dire da chi, come noi, non ha mai avuto un approccio ideologico al problema" si rivolge polemicamente al ministro: "il nucleare è definitivamente uscito di scena e non può essere, in alcun modo, una prospettiva da riaprire". E spiega: "Non solo per ragioni ambientali e per i problemi irrisolti legati alla sicurezza, ma anche per i costi insostenibili del nucleare e per ragioni strategiche, senza contare l'orientamento chiaro e determinato che il popolo italiano ha dato con il referendum, e che deve essere assolutamente rispettato".

Duro è anche Antonio Di Pietro: "Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Sono gravissime le dichiarazioni del neo ministro Zanonato che ha aperto all'utilizzo del nucleare. Noi dell’Italia dei Valori, che siamo stati l’unica forza politica promotrice del referendum abrogativo, ribadiamo l’inutilità di quell'energia obsoleta, dannosa e pericolosa per la salute dei cittadini e per l’ambiente" scrive l'ex Idv su Facebook. Ma lo stop alla mezza apertura di Zanonato al nucleare arriva anche dal suo partito, il Pd. “Non ha alcun senso oggi tornare a ragionare di nucleare in Italia e sarebbe bene che anche i Paesi che lo continuano a usare ne uscissero il prima possibile, così come già la Germania sta facendo”, ribadisce Stella Bianchi, responsabile ambiente del Partito democratico. “

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