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Vaccini, eurodeputata Aubry a Fanpage: “Ue troppo debole con Big Pharma, rilascino subito brevetti”

In un’intervista a Fanpage.it l’eurodeputata di The Left Marion Aubry spiega il senso del suo intervento sui vaccini durante la seduta plenaria del Parlamento Ue, diventato virale in rete: “La nostra vita è tra parentesi da più di un anno, e sappiamo che per liberarci del Covid abbiamo bisogno dei vaccini. E per ottenere vaccino per tutti dobbiamo riprendere il controllo su Big Pharma”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Come ha potuto la Commissione europea accettare di inchinarsi così di fronte alle case farmaceutiche?". Con questa domanda l'eurodeputata Marion Aubry,  durante la seduta plenaria del Parlamento Ue ha accusato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen di essersi di fatto piegata alle aziende farmaceutiche. "Siamo capaci di imporre restrizioni incredibili alla libertà dei nostri concittadini ma non siamo in grado di imporre regole per i Big Pharma?", ha chiesto provocatoriamente. Il video del suo intervento è diventato virale in rete.

In un'intervista a Fanpage.it, l'europarlamentare di The Left spiega quali errori ha commesso l'Europa nelle trattative per l’approvvigionamento delle dosi anti-Covid e dice: "L’unico modo per recuperare il tempo perso è rilasciare il brevetto dei vaccini così che chiunque ne abbia la capacità possa produrlo". Secondo Aubry l'Ue non sta facendo nulla per rendere i brevetti di dominio pubblico. "L'Unione europea è stata troppo debole di fronte alle case farmaceutiche, e fin dall'inizio le industrie farmaceutiche hanno dettato le loro regole. Hanno imposto che i contratti non fossero del tutto pubblici, non stanno rispettando ora il calendario delle consegne, e non hanno alcuna sanzione per questo".

"La nostra vita è tra parentesi da più di un anno, e sappiamo che per liberarci del Covid abbiamo bisogno dei vaccini. E per ottenere vaccino per tutti dobbiamo riprendere il controllo su Big Pharma. Io ho parlato col cuore, ma probabilmente era la sensazione di milioni di cittadini, che non capiscono perché diavolo la Commissione non riesca a imporre nessuna condizione alle case farmaceutiche".

"La decisione di pubblicare parte dei contratti è stata delle case farmaceutiche. C'è stato un momento in cui la presidente della Commissione è venuta da noi membri del Parlamento e ci ha chiesto di pregare, letteralmente di pregare, le case farmaceutiche di pubblicare quei contratti. Noi dobbiamo pregarli. Quindi sta a Big Pharma decidere se renderli pubblici e cosa rendere pubblico. La conseguenza è che solo 4 contratti sono stati pubblicati e solo parzialmente. Quindi non abbiamo tutti i contratti ma soprattutto non abbiamo le informazioni più importanti. Non sappiamo il prezzo dei vaccini, quindi non sappiamo esattamente quanto profitto stanno facendo. Non sappiamo quali sono le clausole di responsabilità nel caso ci siano problemi con i vaccini. E ci siamo dimenticando che stiamo pagando tutto questo con i soldi pubblici".

Perché è successo questo? Secondo l'eurodeputata di The Left il problema è che le industrie private hanno più problemi degli Stati. Il secondo tema è che l'Ue a causa degli accordi di libero scambio e dell'adesione alla religione del mercato negli ultimi decenni ha perso quella che chiamerei la "sovranità sanitaria". Il risultato è che non abbiamo molte compagnie farmaceutiche in Unione europea che stanno producendo vaccini. Quindi ci dobbiamo affidare a industrie fuori dall'Unione europea, e in questo modo diventiamo più deboli".

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