Vacanza in resort italiani per militari israeliani, per Piantedosi sono “turisti” a rischio di antisemitismo

La storia dei militari israeliani in vacanza "di decompressione" in località turistiche italiane, precisamente in Sardegna e nelle Marche, vicenda raccontata dal Fatto Quotidiano, è finita in Parlamento, ed è stata oggetto di un'interrogazione parlamentare del M5s.
Decine di soldati, coinvolti direttamente nel genocidio palestinese, sono ospitati in Sardegna e nelle Marche e sono sorvegliati a vista e protetti da Digos e forze dell’ordine italiane. Illustrando oggi il quesito alla Camera, il deputato pentastellato Dario Carotenuto ha definito "intollerabile che chi si vanta di curare i bambini palestinesi dia poi ospitalità a chi ha sterminato le loro famiglie. Al contrario, la Spagna ha deciso di negare il visto a chiunque abbia partecipato alle operazioni militari di Gaza. Il Governo italiano invece cosa fa? Non si cura di dare sicurezza alla missione umanitaria della Global Sumud Flotilla, lascia sola la coraggiosa funzionaria Onu Francesca Albanese che difende il diritto internazionale e poi mette le nostre forze di Polizia a scortare militari israliani in vacanza e non dice agli italiani se esistono accordi con le autorità israeliane per l'accoglienza e di quei soldati".
Sul punto ha risposto oggi al question time il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi: "Nel caso relativo al soggiorno di cittadini israeliani in vacanza nelle Marche, sono stati disposti servizi di prevenzione durante le visite e le uscite nelle località circostanti a quelle del soggiorno. Tali servizi vengono abitualmente svolti, a livello territoriale, ogni qualvolta vi sia notizia di presenze di comitive culturali, turistiche o gruppi sportivi che possano essere considerati esposti ad atti di intolleranza", ha detto il titolare dell'Interno, sottolineando che la minaccia terroristica "è costantemente monitorata in sede di Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica ai fini di una puntuale e aggiornata ricognizione delle migliaia di obiettivi sensibili in Italia, sui quali è stata intensificata l'attività di prevenzione e di vigilanza".
Per il ministro "l'antisemitismo è uno degli aspetti più preoccupanti emerso all'indomani dell'attacco del 7 ottobre e che ha determinato un rafforzamento di tutti i dispositivi di osservazione e controllo riferiti agli obiettivi riconducibili allo Stato di Israele e alle comunità ebraiche". Quindi "anche a causa del crescente numero di azioni di intolleranza antisemita, vengono svolti dedicati servizi di prevenzione sia nei confronti delle comunità ebraiche residenti che di gruppi occasionalmente presenti sul territorio nazionale. Assicurare protezione a chiunque rischi di essere vittima di violenza sul nostro territorio e predisporre servizi di prevenzione e vigilanza a tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica è ciò che le Forze di polizia continueranno a fare".
La replica del M5s a Piantedosi sui militari israeliani nei resort
"Anche sui gruppi di soldati israeliani che avrebbero trascorso periodi di ‘decompressione' in resort di rinomate località turistiche italiane, lei ministro ha mentito agli italiani", ha detto il deputato M5s Alfonso Colucci replicando al ministro Piantedosi nel corso del question time alla Camera. "Quelle persone – ha aggiunto Colucci – non sono turisti, non sono comitive culturali, come le ha appena definite. Sono sospetti criminali di guerra, fanno parte di un esercito che ha ucciso oltre 60.000 palestinesi, 18.000 bambini. Su Nethanyau pende un mandato d'arresto della Cpi per crimini di guerra e contro l'umanità. Lo sterminio del popolo di Gaza non è autodifesa, è genocidio. L'Italia non può diventare il resort di lusso per chi spara ai bambini. Gli italiani hanno già deciso da che parte stare: hanno impartito a lei e al suo Governo una grande lezione di dignità. Ministro, lei ha oggi chiarito che il governo Meloni sta dalla parte dei carnefici".
La vicenda non si è ancora conclusa. Avs, Pd e M5s nell'Aula della Camera hanno infatti chiesto un'informativa urgente al governo sulla presenza di militari israeliani in soggiorno nelle Marche e in Sardegna. Francesca Ghirra di Avs ha chiesto di conoscere "le ragioni e gli accordi che hanno determinato la presenza di militari israeliani" sul suolo italiano, "e quanto costa la loro presenza. La dem Laura Boldrini ha parlato di "decine di soldati dell'Idf che come ristoro, per rilassarsi dopo aver commesso crimini indicibili, verrebbero in Sardegna e nelle Marche per rilassarsi, assistiti dalle forze dell'ordine" per "la serenità del loro soggiorno". Il pentastellato Colucci ha chiesto che il vicepremier Tajani "venga immediatamente in Aula. La popolazione marchigiana e sarda è rimasta sorpresa dalla presenza di militari israeliani in resort di lusso" dopo "le fatiche della guerra". Domani mattina è prevista in Senato un'informativa del ministro Tajani, sulle crisi internazionali, in Ucraina e Medio Oriente, ma è difficile che quello possa essere un momento di chiarimento.