Toscana, Remigration summit con Vannacci a una settimana dal voto, Pd: “Incostituzionale, prefetto intervenga”

Un secondo appuntamento italiano per l'estrema destra xenofoba europea, sotto la guida dell’austriaco Martin Sellner, si terrà sabato 4 ottobre, al Grand Hotel Palazzo Livorno: sarà il secondo ‘Remigration summit' italiano, dopo l'evento che si è svolto a Gallarate (Varese), nel maggio scorso. Un raduno in cui verrà riproposto lo slogan che abbiamo ascoltato poco più di una settimana fa a Pontida, dove gli striscioni riportavano messaggi simili a questo: "Lega anti maranza, la remigrazione avanza".
Eccola la parola d'ordinde: remigrazione, cioè l'evocazione di un progetto di espulsione di massa degli stranieri in Occidente, deportazione di massa indiscriminata di tutti, anche dei regolari. L'ospite d'onore sarà il discusso generale Vannacci, vice di Salvini, guardato con sospetto anche da una parte del Carroccio. Andrea Ballarati, il referente italiano dell'internazionale sovranista, ha confermato la presenza dell'eurodeputato, che già dal palco di Pontida, lo scorso 21 settembre, scandiva: "Non vogliamo regalare più nulla a nessuno. Non vogliamo cedere quello che a noi è costato sangue, sudore, fatica, lavoro, sacrificio a chi non riconosce la nostra civiltà, anzi, a chi vuole imporre le proprie tradizioni e la propria cosiddetta cultura sulla nostra. E se ne facciano una ragione, perché a questi signori che non rispettano le nostre norme, che non rispettano le nostre leggi e che entrano illegalmente nei nostri confini, c'è solo un futuro. E si chiama remigrazione".
Nel comunicare la presenza del generale, l'organizzazione del summit lo presenta come "astro nascente della scena politica italiana. Noto per la sua ferma posizione contro l'immigrazione di massa".
Il summit, dicevamo, si tiene a Livorno, ma perché è stata scelta proprio quella sede? È lo stesso Ballarati a spiegarlo in un video sui social: innanzi tutto tra poco più di una settimana si vota in Toscana per le elezioni regionali; e in secondo luogo la Regione, al momento governata dal dem Eugenio Giani, che punta al secondo mandato sfidando il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, è considerata la più "rossa" d'Italia. E Livorno in particolare è considerata da sempre una roccaforte rossa. Ballarati cita poi la candidata alla presidenza della Toscana con la lista ‘Toscana Rossa', Antonella Bundu, che in campagna elettorale ha dichiarato l’obiettivo di "smantellare la bianchezza" come "atto politico". Questo secondo la galassia xenofoba equivale a distruggere la cultura europea: "Non le permetteremo di smantellare l'Europa", dice Ballarati.
Mazzeo (Pd) a Fanpage: "Movimento razzista che inneggia alla deportazione"
L'evento si tiene appunto in piena campagna elettorale, e le parole d'ordine di odio e intolleranza che veicola sono considerate inaccettabili da Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana e candidato del Pd nel collegio di Pisa. Il concetto di remigrazione è per il dem incostituzionale, e per questo oggi ha segnalato il summit alla prefettura, con una comunicazione formale, chiedendo di convocare con urgenza un Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, affinché valuti l'annullamento dell'evento, che ha l'obiettivo di esasperare le tensioni e fomentare l'odio a fini elettorali.
"La Lega continua a scivolare sempre più a destra, mettendo il timbro – con la presenza di Vannacci e il generale Bertolini – su un movimento razzista e anticostituzionale che inneggia perfino alla deportazione".
Contattato da Fanpage.it, Mazzeo ha chiarito le ragioni della sua protesta: "La Toscana è la terra della Resistenza e dell'antifascismo, portare qui quella kermesse è una provocazione, soprattutto se tutto ciò avviene in piena campagna elettorale, perché quest'iniziativa non è in linea con la Costituzione. Questo gruppo, che fa riferimento anche al generale Vannacci, non è degno di portare la propria voce in una terra come la Toscana".
"Sacrosanto il diritto a manifestare, è la bellezza della democrazia, ma nel rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione. Altrimenti è solo provocazione. Le parole d'ordine che usano queste persone sono incivili e inaccettabili".