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Conflitto Israelo-Palestinese

Telefonata tra Schlein e Meloni: cosa si sono dette su Gaza e sulla guerra tra Israele e Hamas

La segretaria del Pd Elly Schlein e la premier Meloni si sono sentite al telefono per parlare della situazione in Medio Oriente, nel giorno in cui in Parlamento si votano sei mozioni, una della maggioranza e cinque dell’opposizione.
A cura di Annalisa Cangemi
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La segretaria del Pd Elly Schlein e la premier Giorgia Meloni si sono sentite due volte oggi al telefono. Al centro dei colloqui telefonici, il primo più breve e il secondo più articolato, spiega l'Adnkronos, la situazione in Medio Oriente, un confronto alla luce della discussione in corso alla Camera, con la mozione presentata dai dem in cui si chiedeva il cessate fuoco umanitario e una conferenza di pace. Schlein, nei giorni scorsi, aveva annunciato che avrebbe chiamato la premier per sollecitarla a mettere in campo un'iniziativa per la pace in Medio Oriente.

"Pensiamo che sia necessario che questo Parlamento si esprima per un immediato cessate il fuoco umanitario, al fine di liberare tutti gli ostaggi, di fermare il massacro di civili, di portare tutti gli aiuti umanitari necessari alla popolazione civile palestinese e di riprendere finalmente un percorso di pace in Medio Oriente", ha detto Schlein intervenendo alla Camera durante l'esame delle mozioni sul conflitto tra Israele e Hamas. "Serve una missione internazionale di interposizione a Gaza, che coinvolga i Paesi arabi, sotto l'egida delle Nazioni unite", ha aggiunto.

Alla Camera sono state votate sei mozioni: ne sono state presentate una di maggioranza e cinque di opposizione (Pd, M5S, Avs, Azione e Italia viva). Montecitorio ha approvato intanto la mozione presentata dai deputati della maggioranza. Dopo la telefonata tra la presidente del Consiglio e la segretaria del Pd, c'è stata un'apertura importante del governo su alcune parti della mozione Pd, in particolare al punto che chiede al Governo di "sostenere ogni iniziativa volta a perseguire la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani e a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza". Un risultato non da poco. Bocciata invece la premessa del testo. Ok anche alla mozione presentata da Azione e a gran parte di quella depositata da Iv.

Stop invece al documento del Movimento 5 stelle, con il via libera però alla parte che chiede l'apertura di corridoi umanitari, il sostegno a iniziative internazionali per la liberazione degli ostaggi, e di informare il Parlamento sull'autorizzazione all'esportazione di armi e sulle missioni del mar Rosso. Bocciata infine la mozione di Alleanza Verdi e Sinistra, tranne l'impegno per la convocazione di una Conferenza di pace.

Schlein dopo il voto: "Ok a cessate il fuoco è un passo avanti"

"È un momento molto importante perché il Parlamento ha approvato il primo punto della nostra mozione così come riformulato per chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario e di questo siamo molto felici", ha commentato la segretaria del Pd Elly Schlein, dopo il voto della Camera. "Avevamo presentato questa mozione per scuotere il dibattito nel Paese e favorire un avanzamento del Parlamento".

Già questa mattina non erano passate inosservate le dichiarazioni del ministro Antonio Tajani: "A questo punto la reazione di Israele è sproporzionata, ci sono troppe vittime che non hanno nulla a che fare con Hamas", sono state le parole del titolare della Farnesina. E Schlein non a caso le ha citate nel suo intervento in aula alla Camera: "È bene che il governo dica che la risposta di Israele è sproporzionata, è un giudizio che diamo da tempo anche noi". A Gaza "è in corso una punizione collettiva del popolo palestinese", ha aggiunto la leader dem. C'è quindi un cambiamento nella posizione del governo? "Questo lo misureremo nel tempo", ha risposto ai cronisti la segretaria Pd che intanto oggi ha incassa il via libera alla richiesta, portata avanti da mesi, di un impegno del governo al cessate il fuoco, che mai era stato registrato fino ad ora.

Ai giornalisti che le hanno domandato dei colloqui con la premier Meloni, Schlein ha raccontato di averla chiamata per chiedere "un'iniziativa diplomatica e politica più forte e incisiva del governo italiano". Sull'esito delle telefonate, però, non si è sbilanciata: "Vedremo. A noi non interessano i derby interni ma ci interessa contribuire come Italia alla fine di questo conflitto e a un'iniziativa più forte dell'Ue per una conferenza di pace. Per noi il primo passo in questa direzione è il cessate il fuoco umanitario che chiediamo da mesi. Pur non avendo la maggioranza, questo punto è passato ed è un risultato positivo per tutto il Paese". L'impegno a raggiungere una conferenza di pace è passato, ma "altri no, a partire dal riconoscimento dello Stato di Palestina" su cui Schlein ha assicurato che il Pd continuerà a insistere.

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