Il Tar chiede pari spazi per tutti i culti, Maroni si infuria: “Fermeremo diffusione del virus”

"Sentenza vergogna. La Regione sta già studiando ricorsi e rimedi per impedire la diffusione del virus". Così Roberto Maroni sul suo profilo twitter, dove ha condiviso la prima pagina del quotidiano Libero e commentato la sentenza del Tar che ha stabilito che i comuni non possono redarre piani urbanistici, o come si dice oggi “Piani di governo del territorio” (Pgt), che considerino “servizi religiosi” solo quelli espressione dalla Chiesa cattolica, senza che gli stessi vengano messi sullo stesso piano delle altre confessioni presenti sul territorio. La decisione del tribunale, che ha bocciato il Pgt del Comune di Brescia, ha mandato su tutte le furie l'esponente leghista, al quale si sono accodati anche gli assessori Simona Bordonali (Lega) e Viviana Beccalossi (Fdi).
Più in dettaglio, la Regione fa appello "all'autonomia" dei sindaci nel prendere le loro decisioni. Il piano di governo del territorio in questione venne approvato dalla precedente amministrazione di centrodestra di Brescia. "Attendo di leggere attentamente le motivazioni della sentenza del Tar – afferma Simona Bordonali, assessore regionale alla Sicurezza -. A questo punto però mi chiedo se il pgt di ogni Comune debba prevedere un luogo di culto per ogni religione esistente". L'esponente leghista, conclude la nota della Regione, si "augura che il sindaco Del Bono non accetti passivamente questa sentenza e si attivi in prima persona per ridare legittimità al ruolo del sindaco". Viviana Beccalossi, assessore al territorio, in un altro comunicato stampa definisce la decisione del Tar come "una sentenza choc", invitando l'amministrazione bresciana a "impugnarla" e invocando il principio "della reciprocita"'. Nella nota l'assessore sostiene infatti che "nei paesi musulmani le chiese cristiane sono delle chimere e quando ci sono spesso vengono bruciate, a volte addirittura con i cristiani al loro interno: mi sembra che a casa nostra si stia affermando una forma di razzismo al contrario".