Tajani replica a Meloni: “Ius Italiae in linea con il programma, anche FdI era d’accordo”

Non si è fatta attendere la replica del vicepremier Antonio Tajani, che ha risposto a stretto giro alle dichiarazioni rilasciate ieri da Meloni sullo Ius Scholae, soprannominato Ius Italiae dal leader degli azzurri. Alla premier, che aveva invitato gli alleati a concentrarsi sul programma di governo e chiuso all'ipotesi di modificare la legge sulla cittadinanza come proposto da Tajani, il ministro ha controbattuto: "Lo Ius Italiae è assolutamente in sintonia con il programma del centrodestra. In passato, nella scorsa legislatura, anche FdI era favorevole".
Con lo Ius Italiae, il ministro vorrebbe riconoscere la cittadinanza anche a coloro che completano uno o più cicli di studi in Italia, per un minimo di almeno dieci anni. "I giovani che hanno compiuto la scuola dell'obbligo, 10 anni con profitto, possono secondo noi chiedere la cittadinanza. È un modo per integrare veramente. Bisogna integrare come dice l'articolo 6 del nostro programma elettorale", ha detto a margine dell'evento ‘Anuman, la Foresta delle Idee', in corso a Tolfa. "Vogliamo aprire un dibattito a livello parlamentare" e "non c'entra nulla il governo", ha rimarcato.
Negli scorsi giorni infatti, Forza Italia si era mostrata disponibile all'idea di votare la proposta sullo Ius Scholae anche assieme alle opposizioni, scatenando i fastidi degli alleati. Prima dalla Lega poi da Fratelli d'Italia avevano ribadito la contrarietà a una riforma della cittadinanza. In ultimo, era arrivata la bacchettata di Meloni: "Non è tra le priorità di questo governo, concentriamoci sul programma". La tirata d'orecchie non è piaciuta a Tajani che ha voluto dire la sua sui temi sul tavolo del centrodestra: "La riforma della giustizia è la priorità delle priorità", insieme alle "tasse", "la terza sono i diritti", ha dichiarato.
Non solo, il vicepremier ricorda che nella legislatura passata, quando Fratelli d'Italia era all'opposizione, Meloni fosse disponibile a modificare la legge, legando il riconoscimento della cittadinanza agli anni di studi completati nel nostro Paese. "Ne parliamo, ne discutiamo, in passato, nella scorsa legislatura, anche Fratelli d'Italia era favorevole a questa posizione", ha sottolineato.
I toni tuttavia, non sembrano così sereni come dimostrano le dichiarazioni fatte arrivare al ministro dal vicepresidente della commissione Finanze e deputato della Lega Stefano Candiani. "Sulla cittadinanza gli italiani si sono già espressi negativamente in occasione del referendum. È paradossale che, mentre il Pd tace dopo la sconfitta, sia proprio Forza Italia a premere sull'acceleratore per rendere la cittadinanza italiana più facile agli stranieri", ha affermato oggi il leghista. "Le priorità adesso sono altre. Tajani se ne faccia una ragione", ha concluso.