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Conflitto Israelo-Palestinese

Tajani: “Popolo palestinese è vittima di Hamas, questi terroristi non sono diversi dai nazisti”

Il ministro degli Esteri Tajani oggi vola in Giordania e Israele con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e la presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola. Sui tre italiani dispersi, spiega, “da quel che sappiamo potrebbero essere ostaggio di Hamas. Ancora non abbiamo loro notizie. Siamo in contatto con le famiglie e tra poche ore sarò in Israele anche per questo”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro degli Esteri Antonio Tajani oggi sarà in Israele e in Giordania insieme a Ursula von der Leyen e Roberta Metsola, per rinnovare il sostegno dell'Italia e portare l'attenzione del governo sui tre connazionali che Hamas potrebbe aver preso in ostaggio. "Siamo qui per dare la nostra solidarietà a Israele, sperando che si possa avere la pace e che la reazione di Israele sia una reazione che non provochi troppi drammi tra la popolazione civile. Ma Israele ha il diritto di difendersi e sono convinto che avrà una reazione proporzionata e farà di tutto per colpire solo Hamas", ha riferito Tajani, in visita nel Sud di Israele,

Secondo il titolare della Farnesina i terroristi di Hamas "non sono diversi dai nazisti. Sono dei vigliacchi. Un militare non decapiterebbe un bambino di due mesi. E poi continuano a piovere razzi da Gaza. Hamas deve smettere di lanciare missili contro Israele, altrimenti – sottolinea – è ovvio che ci sia una reazione". Il vicepremier azzurro chiede all'opinione pubblica, di "non confondere Hamas con i palestinesi".

"La Palestina – spiega Tajani alla "Stampa" – è una cosa diversa. Il popolo palestinese è una vittima di Hamas". Il tono e' preoccupato. Il pericolo maggiore, più imminente, "è quello di un allargamento del conflitto in Libano", ma guardando più in là, nel lungo periodo, "si deve soprattutto evitare una frattura tra l'Occidente e il mondo arabo".

Questa divisione, sottolinea il ministro, "è esattamente quel che vuole Hamas. Vuole proseguire questa guerra per tagliare i ponti che si stavano costruendo tra il mondo arabo moderato e Israele. Noi dobbiamo lavorare nella direzione opposta". Si tratta di "isolare i terroristi".

"Dobbiamo far capire che c'è un popolo arabo diverso, che non ha niente a che fare con loro". Si deve lavorare per la pace e sulla "soluzione dei ‘due popoli, due Stati'".

Un'alleanza contro il terrorismo "può e deve esserci, ma deve vedere coinvolti anche i Paesi arabi". Tajani ha parlato "con il ministro algerino e continuiamo ad avere buoni rapporti" e "conto molto, in questo senso, sul lavoro diplomatico che possono fare Arabia Saudita, Egitto, Giordania, Marocco, Emirati Arabi, Turchia, Qatar". Sui tre italiani dispersi "da quel che sappiamo potrebbero essere ostaggio di Hamas. Ancora non abbiamo loro notizie. Siamo in contatto con le famiglie e tra poche ore sarò in Israele anche per questo". Il ministro non crede "che Israele voglia un'escalation. Noi però dobbiamo difendere il diritto di Israele ad esistere".

Il ministro spiega inoltre che il centrodestra chiede di fermare i fondi europei per i palestinesi "perché bisogna bloccare i soldi che vanno ad Hamas. Dobbiamo fermare anche i fondi che indirettamente finiscono nelle tasche dei terroristi e di quelle associazioni che finanziano iniziative antisemite. Bisogna fare controlli severi perché neanche un euro finisca per foraggiare il terrorismo o possa aiutare chi mette in discussione il diritto all'esistenza di Israele".

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