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Tajani boccia Salvini sulla castrazione chimica: “La soluzione non è agire sul corpo delle persone”

Il leader di Forza Italia risponde alla proposta di Salvini: “Non credo che la castrazione chimica sia una soluzione – ha detto Tajani – agire sul corpo di una persona non è la soluzione giusta, io sono contrario anche alla pena di morte”. Poi lancia una nuova app contro la violenza sulle donne.
A cura di Tommaso Coluzzi
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No alla castrazione chimica. Lo dice chiaro e tondo il vicepresidente del Consiglio e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, andando dritto contro il suo pari grado nel governo Meloni e segretario della Lega, Matteo Salvini. Da settimane il Carroccio ha ricominciato a proporre, in maniera sempre più insistente, la proposta di legge sulla castrazione chimica depositata in Parlamento già durante la scorsa legislatura. E negli ultimi giorni si è arrivati addirittura all'ipotesi di inserirla come emendamento a un testo di legge prossimo all'approvazione. Il tutto con un sostanziale silenzio degli alleati di maggioranza, complice anche la pausa estiva.

La risposta della Lega ai casi di violenze sessuali – su tutti quello di Palermo, che ha fortemente scosso il Paese – non è piaciuta affatto al leader di Forza Italia, che oggi in conferenza stampa ha puntato dritto contro Salvini: "Non credo che la castrazione chimica sia una soluzione – ha detto Tajani – Non è nell'agenda del governo". E inoltre "agire sul corpo di una persona non è la soluzione giusta, io sono contrario anche alla pena di morte", ha aggiunto. Insomma, non solo il ministro degli Esteri boccia la proposta di Salvini, ma la mette anche in diretta correlazione con la pena capitale. Una presa di posizione che ha già il sapore della prossima campagna elettorale per le europee. D'altronde sono settimane che – più o meno velatamente – i due vicepremier marcano le distanze. Il livello dello scontro, da qui a giugno 2024, non potrà che aumentare e spetterà a Giorgia Meloni fare da paciera.

"Dobbiamo essere fermi sul femminicidio – ha aggiunto ancora Tajani – Presenteremo una proposta di legge di Forza Italia già pronta che prevede anche un'app per tutte le donne, uno strumento d'emergenza che si attiva solo toccando il proprio telefono". Una risposta nei fatti alla proposta della Lega. E infine ha concluso: "Bisogna però incidere sulla forma culturale nelle famiglie. Bisogna insegnare ai figli a rispettare le figlie e il padre deve dare l'esempio rispettando la moglie".

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