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Studenti di nuovo in piazza a Pisa e Firenze, a una settimana dalle manganellate al corteo

Studenti tornano in piazza a Firenze e Pisa, una settimana dopo le manganellate della polizia contro i manifestanti. La giovane ferita a Firenze: “Sporgerò denuncia contro il poliziotto che mi ha colpito”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Gli studenti sono tornati in piazza a Pisa e Firenze, una settimana dopo le cariche della polizia contro i manifestanti al corteo pro Palestina, che si sono verificate il 23 febbraio scorso. A pochi giorni dalle manganellate delle forze dell'ordine contro alcuni ragazzi che manifestavano si sono dati appuntamento oggi diversi collettivi di studenti, sindacati, associazioni e diversi esponenti politici dei partiti di sinistra e di centrosinistra, per una nuova iniziativa di protesta pacifica.

La manifestazione, promossa dalla Rete degli studenti medi, si è conclusa nella piazza dei Cavalieri di Pisa, dopo più di tre ore di corteo nelle strade del centro storico. Oltre 5mila persone hanno attraversato il centro cittadino, con diverse soste, alcune delle quali davanti alla Prefettura e alla Questura. Qui, in particolare, i manifestanti hanno urlato "dimissioni, dimissioni" rivolgendosi al questore, in relazione ai fatti avvenuti venerdì 23 febbraio.

Per le strade si sentivano slogan come "Palestina libera", cori contro Israele definito "Stato fascista e terrorista" e "Bella ciao". Alla fine del corteo è stata srotolata una grande bandiera della Palestina. Le forze dell'ordine hanno monitorato il corteo lungo tutto il percorso mentre per la Sinagoga di Pisa, vicina alla Questura e alla Prefettura, considerata punto sensibile è stata rafforzata la sorveglianza. Durante la manifestazione non si sono registrati disordini o tensioni con le forze dell'ordine.

Anche a Firenze è terminato senza incidenti il presidio davanti al consolato Usa, organizzato da Si Cobas e collettivi studenteschi per chiedere il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. I manifestanti, circa un migliaio, si sono allontanati dalla zona della sede diplomatica statunitense e hanno iniziato a sfilare sui lungarni per poi raggiungere piazza Santo Spirito, dove è prevista la conclusione del corteo. La polizia ha controllato a distanza la manifestazione.

Sette poliziotti si sono auto-identificati per gli scontri a Pisa

Sono sette i poliziotti che si sono auto-identificati come presenti in servizio in piazza lo scorso 23 febbraio a Pisa, informando quindi la procura che sta indagando sulle cariche della polizia al corteo studentesco pro Palestina. Inoltre, già da lunedì potrebbe essere assegnata la delega alla squadra mobile per iniziare a interrogare i primi testimoni e altre persone informate sui fatti.

Manifestante ferita a Firenze denuncia agente che l'ha colpita

"Mi hanno dato 20 giorni di prognosi ma sono in miglioramento, sto meglio". Così oggi a Firenze, davanti al consolato Usa, dove si svolge un'altra manifestazione per la Palestina, Maria, la studentessa rimasta ferita venerdì 23 febbraio durante le cariche della polizia.

La ragazza era stata colpita al volto da una manganellata di un poliziotto, e la foto di lei a terra col volto insanguinato è diventata uno dei simboli di quella giornata di manifestazioni a Pisa e Firenze culminate con le cariche della polizia.

"L'altra volta – racconta Maria – c'è stato un corteo assolutamente pacifico. Si è diretto in modo determinato e pacifico verso il consolato per dire che quel corteo mandava un messaggio molto chiaro: stop al genocidio in Palestina. Non era assolutamente un corteo violento come alcuni hanno cercato di dipingere. Quando è arrivato nei pressi del consolato sono partite delle cariche di polizia, cariche non solo sproporzionate, ma anche a freddo su persone ferme. Io in quel momento ho preso un colpo in faccia sotto l'occhio e sono stata portata via dall'ambulanza".

"Oggi – ha aggiunto – sono qui non solo per dire che le forze dell'ordine spesso abusano nel loro potere, e per fortuna questa volta è diventato un caso mediatico, ma sono qui soprattutto per dire stop al genocidio in Palestina". E mentre la manifestazione davanti al consolato Usa va avanti con un migliaio di persone che scandiscono slogan contro Israele e Stati Uniti, Maria assicura: "Sporgerò denuncia contro il poliziotto che mi ha colpito".

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