Riscatto stage fino a 24 mesi, valido come la laurea per andare in pensione prima: come funziona

Tra le nuove misure che potrebbero essere incluse nella prossima legge di Bilancio 2026 c'è una proposta di Fratelli d'Italia tra gli emendamenti ‘segnalati': previsto il riscatto del periodo di stage degli studenti nelle aziende, fino a 24 mesi, utilizzando lo stesso meccanismo della laurea. Vediamo come funzionerebbe la misura che permetterebbe di andare in pensione anticipatamente, calcolando il periodo di tirocinio in azienda. Stando al testo sarebbe possibile riscattare fino a due anni, anche non continuativi, di stage o tirocini "extracurricolari" non coperti da contributi.
In pratica i lavoratori potranno conteggiare per la pensione anche i mesi di stage, pagando una certa cifra per convertirli in contributi effettivi, come si fa con il titolo di laurea. Nel caso del corso di studi è possibile riscattare gli anni di durata di un corso, quindi tre anni per la triennale o cinque anni se si considera anche la specialistica.
La proposta di Fratelli d'Italia per equiparare stage e laurea
Stando al testo dell'emendamento, anticipato dal Messaggero, a firma dei senatori Nocco, Mennunui, Ambrogio, Gelmetti, Russo, dal titolo ‘Riscatto di percorsi di formazione e politiche attive', si specifica che gli iscritti "all'assicurazione generale obbligatoria per invalidità, vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti e alle forme sostitutive ed esclusive", nonché alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione separata, "privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e non già titolari di pensione", hanno facoltà di "riscattare, in tutto o in parte, i periodi di stage o tirocinio formativo extracurriculare non soggetti a obbligo contributivo e che non siano già coperti da contribuzione, comunque versata e accreditata, presso forme di previdenza obbligatoria, parificandoli a periodi di lavoro".
È possibile riscattare lo stage fino a 24 mesi, anche non continuativi, a condizione che entro 6 mesi dalla fine dello stage o del tirocinio formativo sia iniziato un rapporto di lavoro da dipendente o autonomo con iscrizione previdenziale. Recita il testo:
Detti periodi possono essere riscattati nella misura massima di 24 mesi, anche non continuativi, a condizione che entro 6 mesi dalla fine dello stage o del tirocinio formativo, abbiano instaurato un rapporto di lavoro subordinato, a tempo determinato o indeterminato, o avviato un'attività autonoma con iscrizione a una gestione previdenziale obbligatoria.
L'emendamento più sotto specifica che la misura è rivolta ai lavoratori senza contributi prima del 1996. Al comma 2 si legge che "l'eventuale successiva acquisizione di anzianità assicurativa antecedente al 1 gennaio 1996 determina l'annullamento d'ufficio del riscatto già effettuato ai sensi dei commi da 1 a 4, con conseguente restituzione dei contributi".
Per i lavoratori del settore privato l'onere del riscatto può essere sostenuto dal datore di lavoro, che può destinare a questo scopo i premi di produzione che spettano al lavoratore stesso. Il costo del riscatto può essere pagato in un'unica soluzione o in 120 rate senza interessi.
Sono riscattabili anche corsi professionali riconosciuti come equivalenti a titoli universitari e che servano per partecipare ai concorsi o all'esercizio delle professioni. In questo caso il riscatto è limitato alla durata effettiva e a quella legale del corrispondente corso universitario. Per quanto riguarda le coperture, secondo quanto si legge nell'emendamento, servono fondi pari a circa 2 milioni di euro l'anno.