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Caso Paragon

Spionaggio contro Fanpage, Renzi: “Gravissimo, Meloni si è presa i pieni poteri e qui stanno tutti zitti”

Il leader di Italia Viva commenta le nuove prove che confermano l’uso di Paragon nello spionaggio ai danni di un altro giornalista di Fanpage.it, Ciro Pellegrino: “Giornalisti che vengono spiati e non si sa da chi. Software pericolosi che vengono utilizzati e non si sa da chi. La situazione è gravissima”.
A cura di Giulia Casula
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Graphite, lo spyware venduto da Paragon, è stato usato anche contro Ciro Pellegrino, giornalista di Fanpage.it. La conferma è contenuta all'interno del nuovo report pubblicato dai ricercatori di Citizen Lab. Secondo quest'ultimo nello smartphone del giornalista si trovano le prove della presenza di Graphite, lo stesso software con cui qualche mese prima era stato hackerato il dispositivo di Francesco Cancellato, direttore del giornale.

"Ci sono le prove che il software Graphite di Paragon è stato utilizzato contro giornalisti di Fanpage. Il Copasir ha chiuso le proprie analisi dicendo che i servizi segreti non c’entrano niente. A questo punto il problema va posto in Parlamento e tornerò a farlo in tutte le sedi", commenta il leader di Italia Viva, Matteo Renzi che annuncia di voler affrontare nuovamente la questione in Aula.

Le conclusioni degli analisti di Toronto gettano nuove ombre sul caso Paragon e sulla relazione del Copasir, che a termine delle sue indagini aveva escluso il coinvolgimento dei servizi segreti italiani nello spionaggio ai danni di Cancellato. Dal rapporto era emerso che Beppe Caccia e Luca Casarini, attivisti dell'ong Mediterranea, fossero stati intercettati nell'ambito di operazioni legittime, autorizzate durante il governo Conte e poi proseguite sotto gli esecutivi Draghi e Meloni.

Come vi avevamo raccontato però, il Copasir lasciava in sospeso alcune questioni legate al dossier Fanpage. Non solo, nei giorni successivi alla pubblicazione della sua relazione, la polemica è cresciuta ulteriormente quando la stessa Paragon è intervenuta per smentire il Comitato, sostenendo di aver stracciato i suoi contratti con l'Italia dopo il rifiuto del governo a collaborare per determinare chi avesse spiato Cancellato. Dichiarazioni che avevano innescato la reazione dei servizi italiani, che avevano chiarito di non ritenere accettabile la proposta Paragon, e dello stesso Copasir, che si era detto pronto a desecretare il contenuto dell'audizione con l'azienda israeliana.

Scontro a parte però, resta il fatto che due giornalisti italiani sono stati intercettati e che su questo enorme scandalo,le domande senza risposta sono ancora tantissime. "Ci sono giornalisti che vengono spiati e non si sa da chi. Ci sono software pericolosi che vengono utilizzati e non si sa da chi. E c’è un’agenzia per la cyber alla cui guida Meloni e Mantovano hanno messo un loro amico prefetto senza alcuna competenza in materia", rimarca Renzi. "La situazione è gravissima come denuncio da mesi nel silenzio di tanti colleghi e nell’imbarazzo del Governo. Ci rendiamo conto che è in ballo la tenuta istituzionale di questo Paese e la libertà di stampa? La Meloni – affonda il leader – si è presa i pieni poteri e qui stanno tutti zitti".

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