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Speranza: “Seconda ondata mai finita, le varianti del virus ci portano a misure più restrittive”

Il ministro della Salute Roberto Speranza conferma la linea del rigore del nuovo dpcm in vigore da ieri: “Abbiamo confermato il modello per fasce perché ci sono situazioni geografiche molto diverse. È chiaro che monitoreremo giorno per giorno l’evoluzione epidemiologica, adattando le misure alla luce delle varianti”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"La seconda ondata non è mai finita, assistiamo a una ripresa molto forte dovuta all’impatto delle varianti, che ci sta portando a misure sempre più restrittive sui territori". L'allarme lo lancia in un'intervista al Corriere della Sera il ministro della Salute, Roberto Speranza, parlando della stretta anti Covid varata con il nuovo dpcm, in vigore da ieri fino al prossimo 6 aprile.

"Abbiamo confermato il modello per fasce perché ci sono situazioni geografiche molto diverse. È chiaro che monitoreremo giorno per giorno l’evoluzione epidemiologica, adattando le misure alla luce delle varianti". Il ministro ha annunciato dunque che ci potrebbe un'ulteriore inasprimento delle misure, come chiesto dal Cts.

Sui vaccini, "i nostri numeri sono in linea con Germania e Francia. Figliuolo farà un gran lavoro, che ci consentirà di accelerare ancora di più la campagna quando finalmente avremo molte più dosi. Arcuri va ringraziato per il lavoro straordinario fatto. Se oggi abbiamo mascherine e respiratori e abbiamo fatto 186mila vaccinazioni in un giorno è anche merito suo". Sul suo approccio nella lotta alla pandemia Speranza sottolinea: "Io sono rigorista perché sono realista. Ricevo chiamate preoccupate dei governatori, che stanno firmando ordinanze restrittive anche da zone rosse. Gelmini è molto consapevole della serietà della situazione".

Il ministro di Leu parla anche dei rapporti con il Pd. "Il grido di dolore di Zingaretti ha tolto il velo alle contraddizioni del Pd e aperto una crisi che riguarda tutti i progressisti. Quello che c’è oggi non basta e quello che serve ancora non c’è. Con il virus che ha stravolto le esistenze, anche il nostro campo deve profondamente cambiare".

"La pandemia – aggiunge – ha riposto l’accento sul primato di alcuni diritti irrinunciabili e non negoziabili. Beni pubblici fondamentali come il diritto alla salute, all’istruzione, al lavoro e la grande questione dello sviluppo sostenibile vanno difesi, non possono essere affidati alle sole logiche del mercato. Attorno a questi temi c’è lo spazio per rifondare una sinistra larga e plurale. Le soggettività politiche esistenti si stanno dimostrando insufficienti per rispondere alla domanda di protezione che viene dalla società. Il Pd ha mostrato i suoi limiti, ma anche le esperienze costruite al di fuori del Pd non hanno raggiunto gli obiettivi". In questo momento "il campo democratico è più frammentato e in difficoltà, la sfida è trasformare questa crisi in una opportunità".

A proposito di Bonaccini leader dem dice: "È un’illusione pensare che i problemi grandi che abbiamo di fronte siano risolvibili cambiando un nome. Io pongo il tema di un superamento delle forze che ci sono oggi, lo stesso tema che credo abbia posto Zingaretti". Sull'asse Pd-M5s-Leu, spiega: "Credo molto in questa alleanza e guardo con grande attenzione al processo nel Movimento. Spero che anche il ruolo di Conte, con cui conservo un rapporto vero e costante, possa rendere più robusta questa prospettiva".

Infine, a proposito di Veltroni che suggerisce di vaccinare i ragazzi, Speranza conclude: "Le scelte etiche sono sempre rispettabili, ma 6 decessi su 10 riguardano persone con più di 80 anni, vaccinarle significa salvare loro la vita. È la cosa più nobile che c’è".

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