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Spadafora frena su ripresa calcetto e beach volley dal 25 giugno: “Forse bisogna aspettare ancora”

In un’intervista a Fanpage.it il ministro Vincenzo Spadafora, rilasciata durante la maratona digitale ‘Quale Futuro’, ha detto che il governo intende ripartire dai giovani per stilare l’agenda dei prossimi anni. Sulla ripartenza degli sport amatoriali di contatto, come calcetto e beach volley frena: “Non sappiamo ancora quando ci sarà il via libera agli sport di contatto”.
A cura di Annalisa Cangemi
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I giovani sono sicuramente la categoria più colpita dall'emergenza economica e sanitaria ancora in corso. E proprio per questo il ministro per le Politiche giovanili e per lo Sport Vincenzo Spadafora ha voluto organizzare oggi un evento, tutto online: la prima maratona digitale di Visionary Days ‘Quale Futuro'. Per otto ore, 400 ragazze e ragazzi in video conferenza si sono confrontati, sia in plenaria che in piccoli gruppi su quattro tematiche fondamentali per la ripresa: Pianeta, Partecipazione, Percorsi, Incontro.

"Noi vogliamo ascoltare i suggerimenti dei giovani – ha detto Spadafora intervistato da Fanpage.it – E lo stiamo facendo oggi anche grazie a un software particolare messo a punto da alcuni ragazzi del Politecnico di Torino, in questo Visionary day, che ci consentirà di raccogliere una serie di idee e consigli. Poi starà al governo trasformarle in azioni concrete per i giovani".

"Noi non ci siamo mai fermati, nemmeno durante l'emergenza sanitaria – ha proseguito il ministro – Penso al potenziamento del Servizio civile universale, con ragazze e ragazzi che hanno continuato a dare il loro contributo; oppure penso al progetto ‘Fermenti', in cui abbiamo messo a disposizione 15 milioni di euro, che consentirà nei prossimi mesi di aprire in Italia alcuni cantieri, non di opere pubbliche, ma cantieri sociali, culturali, di azioni imprenditoriali per i giovani. E poi le idee che verranno da quest'evento di oggi saranno presenti nell'agenda di governo dei prossimi anni. Vogliamo farci ispirare molto da quello che proporranno oggi i giovani. Al termine dell'evento avremo la lista delle priorità dei ragazzi, e le idee innovative che proporranno saranno sottoposte a un sondaggio più ampio, coinvolgendo tutti gli italiani, sia adulti che giovani".

All'evento hanno partecipato anche quattro speaker d'eccezione: Alberto Angela, Lavinia Biagiotti, Vincenzo Novari e Chiara Saraceno. I risultati di questo brainstorming collettivo saranno raccolti ed elaborati in tempo reale, grazie all'utilizzo del software innovativo ideato da Visionary Days, in un unico documento che sarà presentato nella sessione finale e che costituirà la base delle politiche del governo che il ministro Spadafora si impegna a promuovere. Questi i temi discussi: mobilità alternativa, riduzione delle disuguaglianze, partecipazione digitale, diritto all'accesso, alla formazione e al lavoro, nuovi modelli di società, di viaggio, di cultura.

In apertura dei lavori di oggi è intervenuto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Disegnare il futuro comune è, per definizione, il compito precipuo della politica. Progettare il futuro diventa ancor più cruciale dopo la grave crisi provocata dall'insorgere della pandemia, che ha sconvolto la quotidianità della nostra vita, mettendo in discussione abitudini consolidate e comportamenti scontati. Sono queste per il nostro Paese ore di impegno e di riflessione, nuove idee sono richieste, per rispondere a sfide inattese. La voce dei giovani può portare un contributo originale, con una più nitida percezione delle necessità. Ci si interroga su come il Paese possa imboccare in questa fase di ricostruzione strade più moderne e più rispettose delle risorse naturali".

E ancora: "La Commissione Europea, il 27 maggio, ha lanciato la proposta ‘Next generation UE' che guarda al futuro delle giovani generazioni. Questa proposta, per la sua ampiezza e per le finalità che si propone, non ha precedenti nella storia dell'Unione. L'Italia è chiamata a partecipare a questo grande progetto, con decisioni volte a rimuovere quel che oggi ostacola la crescita sociale ed economica; e che produce ingiustizie e diseguaglianze. Considero, questa di oggi  una tappa dell'interrogarsi dell'Italia, su se stessa, e sul proprio avvenire: in questo caso, da parte di giovani".

"Per via libera a calcetto e beach volley non c'è data certa"

Nell'ultimo dpcm del premier Conte infatti, firmato lo scorso 11 giugno, e in vigore da lunedì 15 giugno fino al 14 luglio 2020, viene precisato che per praticare questi sport, come calcetto o beach volley, si dovrà aspettare ancora. Sono stati proprio il ministro per lo Sport e il ministro della Salute Speranza a spingere nell'ultimo Cdm per questo ulteriore rinvio, almeno fino al prossimo 25 giugno. Il ministro Vincenzo Spadafora ha commentato lo slittamento del via libera agli sport di contatto amatoriali: "Questi sport non riprenderanno nemmeno il 25 giugno con certezza, perché il ministro Speranza ha ritenuto che non si potesse venir meno alle due regole che valgono ancora oggi per tutti i cittadini, e cioè il distanziamento sociale e la mascherina. Ovviamente gli sport di contatto, come può essere una partita di calcetto o di beach volley, non consentono di rispettare queste due regole. Per cui sarà possibile riprendere questi sport quando tutti i cittadini potranno rinunciare a queste due regole di sicurezza fondamentali. Oggi per andare in un supermercato, o per viaggiare in treno, noi chiediamo agli italiani di mantenere il distanziamento sociale e di portare la mascherina. Non possiamo consentire che soltanto per fare attività sportiva di base queste misure di sicurezza vengano evitate. Quindi non sappiamo ancora quando ci sarà il via libera agli sport di contatto".

Ieri sono invece ripresi gli eventi sportivi, come la Coppa Italia di calcio o il Campionato di serie A, ma senza pubblico, a porte chiuse come previsto dai protocolli. È in corso però un braccio di ferro sui diritti tv: un primo accordo con Sky e Dazn sembra essere stato raggiunto, per far sì che vengano trasmessi 1 o 2 match di serie A in chiaro. Ma Mediaset è sul piede di guerra, e dopo aver inviato una lettera di diffida alla Lega ha presentato un esposto all'Antitrust, chiedendo che la possibilità di trasmettere le partite venga estesa anche a tutte le emittenti: "In realtà non abbiamo ancora chiuso un accordo, ma abbiamo raccolto diverse disponibilità. Continuano i contatti con Mediaset e con le altre realtà televisive. Io sono fiducioso che nei prossimi giorni riusciremo a mettere tutti d'accordo, e a rispettare quelli che sono i diritti sacrosanti acquisiti dagli abbonati dei broadcaster che hanno vinto la gara sui diritti televisivi, ma anche di offrire agli italiani delle immagini importanti in un momento così difficile".

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