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Sondaggi, quali partiti guadagnano più voti e chi resta indietro: la classifica

In difficoltà Pd, M5s, Avs e Lega nella nuova media di sondaggi politici realizzata da Termometro politico. Crescono invece Azione, Italia viva e Forza Italia. Ecco i risultati dei partiti italiani, che non tengono ancora in conto le ultime elezioni regionali.
A cura di Luca Pons
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Nell'ultimo mese diversi partiti hanno perso consensi, soprattutto Pd e Lega: è quello che risulta dalla nuova media dei sondaggi politici realizzata da Termometro politico, paragonando i risultati con quelli del 25 ottobre. Per FdI continua la crescita lenta e costante che mantiene il partito sopra il 30%, mentre altri sono sostanzialmente stabili. Questi risultati, si ricorda, sono la media dei sondaggi effettuati la scorsa settimana: non tengono conto, quindi, dei risultati delle ultime elezioni regionali avvenute nel weekend.

Fratelli d'Italia è al 30,5% dei voti. È una percentuale che già di per sé permette una certa tranquillità, e che per di più rispetto a un mese fa è salita dello 0,2%. Insomma, stando alle rilevazioni per il momento il partito di Giorgia Meloni non avrebbe nulla di cui preoccuparsi, dal punto di vista dei consensi. Anche se resta da vedere se il voto regionale, con la carica lanciata da Elly Schlein, avrà degli effetti nelle prossime settimane.

Intanto il Partito democratico è al 21,3% secondo i sondaggi, e risulta di ben sei decimi più in basso se confrontato con la fine di ottobre. È il calo più netto tra tutte le forze politiche, e anche il dato peggiore fatto registrare dai dem dalle elezioni europee in questa particolare media. Si parla comunque di un risultato migliore di quello che i sondaggisti assegnavano al Partito democratico un anno e mezzo fa, prima del voto europeo – ma lontano dal 24% ottenuto in quell'occasione.

Il Movimento 5 stelle è al 12,2%. Il calo registrato dal partito di Giuseppe Conte nell'ultimo mese è minimo, appena lo 0,1%, che significa una sostanziale stabilità. I risultati alle regionali in Veneto, Campania e soprattutto Puglia hanno segnato un passo avanti per il M5s in termini di mobilitazione del proprio elettorato, anche se le percentuali di consensi sono state relativamente basse.

Si può parlare di stabilità anche per Forza Italia all'8,8%, in calo di un decimo percentuale in quattro settimane. Il partito di Antonio Tajani può dirsi soddisfatto dei risultati alle ultime regionali, che invece hanno avuto alti e bassi estremi per la Lega, calata all'8,2%. Il Carroccio di Matteo Salvini a livello nazionale perde quattro decimi e si allontana da FI, confermandosi terza forza della maggioranza, proprio nella settimana in cui riesce a superare nettamente FdI in Veneto, grazie anche (ma non solo) alle oltre 200mila preferenze ottenute da Luca Zaia.

Alleanza Verdi-Sinistra è al 6,2%. Un calo di due decimi nell'ultimo mese non è particolarmente preoccupante, anche perché il partito si mantiene su percentuali quasi doppie rispetto a quelle ottenute alle elezioni politiche di tre anni fa. Per Avs nello scorso fine settimana di regionali sono arrivati risultati positivi, ma anche la beffa di aver mancato l'elezione dell'ex presidente pugliese Nichi Vendola, dato che il partito non ha raggiunto la soglia di sbarramento del 5%.

Ci sono poi gli schieramenti centristi dell'opposizione, che ottengono tutti risultati positivi. Azione di Carlo Calenda è al 3,4% con un +0,2% rispetto a un mese fa. Italia viva di Matteo Renzi è al 2,7% e cresce di tre decimi. Infine, +Europa è all'1,7% (+0,1%).

Guardando alle coalizioni, i tre principali partiti del centrodestra ottengono il 47,5% (nella media non c'è Noi moderati, che solitamente si aggira attorno all'1%). Quelli dell'opposizione che si sono presentati insieme alle ultime regionali, invece, arrivano al 42,6%.

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