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Sondaggi politici, Fratelli d’Italia stacca tutti i partiti, cresce ancora Italexit

Secondo la media dei sondaggi delle ultime quattro settimane di Bidimedia, Fratelli d’Italia risulta saldamente al primo posto tra i partiti italiani e cresce la formazione anti-europea di Paragone.
A cura di Giacomo Andreoli
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Le forze sovraniste o addirittura anti-europee crescono nel Paese. Secondo la media dei sondaggi delle ultime quattro settimane realizzata da Bidimedia, Fratelli d'Italia ad eventuali elezioni otterrebbe il 21,7% dei consensi, in crescita dello 0,6% rispetto al mese scorso. Il partito di Giorgia Meloni supera così il Partito democratico. La formazione guidata da Enrico Letta passa infatti dal 21,3% al 21,4%, rimanendo sotto al partito di destra per uno 0,3%.

Al terzo posto la Lega di Matteo Salvini, che scende ancora, passando dal 16,6% al 16,3%. Distaccato di tre punti percentuali il Movimento 5 stelle, stabile al 13,2%. Cala, invece, Forza Italia, passando dall'8,2% all'8,1%. Stessa variazione, ma al contrario per la federazione tra +Europa e Azione, che sale dal 4,6% al 4,7%.

Tra i partiti minori Italia Viva guadagna uno 0,2% e dal 2,4% arriva al 2,6%. Continua a crescere, poi, Italexit. Il partito anti-europeo guidato da Gianluigi Paragone supera il 2% dei consensi, con uno balzo dello 0,4% che lo porta al 2,2%. Più giù stabili al 2% i Verdi e Sinistra Italiana, quindi Art.1-Mdp è all'1,6% e Coraggio Italia allo 0,5%.

Con questi numeri il centrodestra, qualora si unisse nuovamente per le prossime elezioni, otterrebbe il 46,7% dei consensi, mentre l'alleanza tra centrosinistra e Movimento 5 stelle è al 40,2%. Infine i centristi e liberal-progressisti varrebbero il 7,3% dei consensi. Un'eventuale alleanza tra tutte le forze contrarie al centrodestra, simile a quel "campo largo" promosso da Letta, sulla carta potrebbe quindi vincere in occasione del prossimo voto politico.

Bidimedia fa quindi notare come dal 2018 ad oggi gli equilibri tra centrodestra e centrosinistra allargato al Movimento 5 stelle si siano del tutto ribaltati. In quell'anno un'eventuale alleanza tra Partito democratico e M5s avrebbe potuto superare il 50% dei consensi, mentre oggi assieme sono al 35%. Il centrodestra unito, invece, è passato da circa il 38% al 47%.

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