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Elezioni Regionali 2025

Sondaggi politici, chi vince alle elezioni regionali nelle Marche 2025

Mancano tre settimane alle elezioni regionali 2025 delle Marche: si vota il 28 e il 29 settembre. Il presidente uscente Francesco Acquaroli è in leggero vantaggio, ma lo sfidante del centrosinistra Matteo Ricci è a pochissimi punti di distanza. Tra i partiti FdI tiene il primo posto mentre il Pd insegue. Lo mostra il sondaggio politico realizzato da Bidimedia.
A cura di Luca Pons
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Si avvicina il periodo delle elezioni regionali dell'autunno 2025, e il primo voto sarà quello delle Marche: le urne saranno aperte domenica 28 e lunedì 29 settembre, l'attenzione nazionale è alta anche perché potrebbe essere la più contesa delle sette Regioni in cui si voterà. Il presidente uscente, Francesco Acquaroli di Fratelli d'Italia, risulta essere in leggero vantaggio stando all'ultimo sondaggio politico di Bidimedia. Il suo principale avversario, Matteo Ricci del centrosinistra, è però a una distanza molto ridotta: tutto lascia immaginare che la sfida sarà aperta.

Se si parla di fiducia degli elettori, il punteggio di Acquaroli è buono ma non entusiasmante. Considerando tutti i cittadini della Regione, il 29% dice di aver fiducia nel proprio presidente. Tra gli elettori del centrodestra il risultato sale al 90%: una percentuale molto alta, ma c'è comunque uno su dieci che boccia il candidato della propria coalizione.

Dall'altra parte, l'ex sindaco di Pesaro e attuale eurodeputato del Pd Matteo Ricci raccoglie il 37% di fiducia. C'è anche da considerare quanti elettori conoscono effettivamente i candidati: il 93% per Acquaroli, l'89% per Ricci, che dovrà impegnarsi nelle ultime settimane di campagna elettorale per colmare il distacco.

Si arriva poi al dato più rilevante, quello che conterà davvero nel giorno delle elezioni: le intenzioni di voto. Se si votasse oggi, il sondaggio riporta che Acquaroli prenderebbe il 49,6% dei voti. Ricci invece si fermerebbe al 47,5%.

È una distanza di 2,1 punti, che rientra nel margine d'errore del sondaggio. Questo significa che, per i dati statistici che abbiamo a disposizione, il presidente uscente è leggermente in vantaggio, ma non si può escludere che il distacco sia anche più ridotto di quello indicato. Sono ben più distanti tutti gli altri candidati: Claudio Bolletta di Democrazia sovrana popolare prende l'1,3%, Lidia Mangani del Pci l'1%.

La differenza aumenta leggermente se si sommano tutte le liste che appoggiano i due candidati: il centrodestra arriva al 50%, il centrosinistra al 47,1%. Nei sondaggi, quindi, il presidente prende qualche decimo in meno dei partiti che lo sostengono, mentre Ricci qualche decimo in più. Una differenza da tenere a mente, perché nelle Marche non è consentito il voto disgiunto. Chi sceglie di votare per Ricci voterà automaticamente il centrosinistra, e lo stesso vale per Acquaroli e il centrodestra.

Il primo partito in Regione è Fratelli d'Italia al 26,1%. È poco distante il Partito democratico, al 25,2%: meno di un punto di differenza. Decisamente più in basso gli altri, con nessuna forza politica che arriva in doppia cifra. Forza Italia è al 7,7%, la Lega al 6,4%, il Movimento 5 stelle al 6,1%, Alleanza Verdi-Sinistra al 5,6%. Ci sono poi le due liste civiche personali di Acquaroli (4,1%) e Ricci (4,3%). Marche Vive, collegato a Italia viva, raccoglie il 2,6%.

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