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Silvio Berlusconi: “Da Salvini frasi sgradevoli e inaccettabili. M5s erede della peggiore sinistra”

Il leader di Forza Italia torna a parlare in pubblico e da Fiuggi attacca duramente il Movimento 5 Stelle: “Si sta rivelando peggio di quanto immaginavamo, peggiore della sinistra, nemico delle imprese e delle infrastrutture del Paese, propenso a fare le nazionalizzazioni e decreti che chiama dignità, ma non hanno nulla di dignitoso”.
A cura di Redazione
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Dopo aver chiuso una prima bozza di accordo con la Lega per la preservazione delle alleanze elettorali sui territori, torna anche a parlare in pubblico il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Intervenendo a Fiuggi alla manifestazione "L'Italia e l'Europa che vogliamo", organizzata da Antonio Tajani, il Cavaliere attacca duramente il Movimento 5 Stelle e non risparmia frecciatine al governo di intesa con la Lega di Matteo Salvini. "Ci sono due squadre", spiega Berlusconi, "una della Lega, che si è presentata con un programma che è stato scritto al 95% da noi di Forza Italia, l'altra del Movimento 5 Stelle, che si sta rivelando peggiore di quanto avevamo solo immaginato". Nella sua lettura, infatti, i grillini sono "peggio della sinistra, nemici delle imprese e delle infrastrutture che servono al paese, ferocemente giustizialisti, critici in modo assoluto nei confronti dell'Unione Europea e propensi alle nazionalizzazioni", che rappresenterebbero un danno per l'intero sistema economico e produttivo italiano. Un governo che, spiega Berlusconi, "preoccupa molti leader europei e anche solo con gli annunci ha provocato danni molto gravi, sono calati i consumi e gli istituti finanziari esteri hanno ritirato oltre 100 miliardi di investimenti".

Su Salvini, in particolare, il Cavaliere ha detto che "il vertice del centrodestra ha confermato che la coalizione è definitiva per tutti e tre i partiti. Poi Salvini ha uscite non gradevoli e non accettabili da parte nostra. E forse lo fa con la scusa di non far scoppiare un diverbio con gli alleati del M5s, quel diverbio che noi vogliamo che scoppi".

Durissimo anche il giudizio rispetto al caso che vede protagonista il portavoce del Presidente del Consiglio: "In una democrazia, il signor Rocco Casalino dovrebbe già stare fuori dalla porta con la valigia in mano. Oltre a offendere i funzionari del ministero ha minacciato il loro allontanamento". Il punto, per Berlusconi, è che non ha senso "la minaccia di ritorsioni nel caso in cui non si trovassero i soldi per le promesse che lo stesso Movimento 5 Stelle aveva inventato per trovare i voti in campagna elettorale".

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