Si riapre lo scontro sulla cittadinanza, Tajani è per lo ius scholae, Salvini: “Legge va bene così, perché insiste?”

Dopo il fallimento dei referendum, tra cui anche quello sullacittadinanza che avrebbe permesso di ridurre da dieci a cinque gli anni necessari di residenza legale continuativa richiesta agli stranieri per presentare la domanda, si riapre lo scontro all'interno della maggioranza su una possibile riforma, che potrebbe cambiare l'obsoleta legge 91 del 1992 ancora in vigore, basata sullo ius sanguinis.
Forza Italia, come già aveva fatto la scorsa estate, torna a rilanciare la sua proposta che contempla lo ius scholae, secondo cui l'acquisizione della cittadinanza italiana sarebbe legata al compimento di uno o più cicli di studio in Italia. In particolare, nel caso della proposta di Forza Italia, si tratterebbe di riconoscere la cittadinanza italiana dopo la scuola dell'obbligo, per cui un ragazzo con background migratorio diventerebbe italiano a tutti gli effetti non prima dei 16 anni. Ricordiamo che in Italia sono circa 900mila gli studenti senza cittadinanza, e molti di loro avrebbero potuto ottenerla grazie al referendum, in quanto figli minorenni conviventi di genitori in possesso di tutti i requisiti.
Secondo Tajani la sua proposta di legge sullo ius scholae "È più severa della legge attuale, perché oggi con dieci anni di residenza puoi prendere la cittadinanza, mentre per noi va data solo a chi ha frequentato la scuola per dieci anni e con profitto", ha detto in un'intervista a "Il Tempo".
Il vicepremier leghista Matteo Salvini ha subito mostrato le sue perplessità: "Da umile servitore di questo governo e di questa maggioranza, continuo a non capire…" l'insistenza di Forza Italia sullo ius scholae. "Mi pare che i referendum abbiano fatto chiarezza su questo. Anche a sinistra, la legge italiana va bene così come è", ha detto Salvini al Corriere della Sera.
"Ho consapevolmente scelto di non votare referendum ideologici e dannosi che non hanno nemmeno mobilitato gli elettori della sinistra. Sulla cittadinanza, il risultato è clamoroso, immaginare scorciatoie è sbagliato. Per questo non capisco perché Forza Italia insista", ha aggiunto il leader della Lega, secondo cui "la sinistra" ha trasformato i referendum "in un tentativo di spallata al governo, hanno proposto quesiti per cancellare le riforme del lavoro che avevano approvato loro. Con la Cgil che ha firmato contratti da 5 euro l'ora e adesso evoca la rivolta sociale. È incredibile".
Tajani: "La riforma della cittadinanza è nel programma di governo"
Lo ius scholae, ha ribadito il vicepremier azzurro, "riguarda, ovviamente, solo i migranti regolari e non gli irregolari. È un modo per rendere seria la concessione della cittadinanza. Però se uno si dice contrario, deve anche motivare la sua contrarietà", ha detto in riferimento alla posizione espressa dall'altro vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. "E comunque bisogna leggere il programma del centrodestra del 2022, perché al punto 6 si prevede esattamente questo. Mi dispiace ma è stato approvato da tutti", ha detto il ministro degli Esteri.
Il leader di Azione Carlo Calenda ha detto di essere pronto a votare una legge che contempli lo ius scholae: "Bene Tajani sullo Ius scholae. Se lo porterà in Aula noi lo voteremo e così dovrebbe fare la sinistra, se veramente fosse interessata alla questione della cittadinanzaIeri anche il M5s aveva rilanciato la sua proposta sullo ius scholae. Come è noto, il Movimento aveva invitato a votare quattro Sì per il lavoro, mentre sul quinto quesito aveva lasciato libertà di voto agli iscritti.
"Bene, ora sia Tajani che Calenda propongono di approvare lo ius scholae, la soluzione che il M5S propone da anni. Vediamo se sono solo chiacchiere, come è già successo nella scorsa estate – quando gli annunci di Tajani si rivelarono diversivi da ombrellone – o se finalmente si vuole fare sul serio: le proposte – a partire da quella che porta le nostre firme – sono depositate in Parlamento e la maggioranza ha i mezzi per far partire subito il loro esame. Magi e +Europa cosa faranno? Si accontenteranno di aver piantato una bandierina o convergeranno su questa ragionevole soluzione? Avviare una discussione sullo ius scholae e arrivare all'approvazione di un testo serio e di vero cambiamento per una reale integrazione è il modo migliore per offrire al Paese una riforma di civiltà e dare seguito alle intenzioni di tutti coloro che si sono pronunciati sul quesito referendario", ha detto in una nota il leader M5S, Giuseppe Conte.
La proposta del M5s è meno restrittiva di quella di Forza Italia, e prevede il riconoscimento della cittadinanza italiana ai minori stranieri nati o arrivati in Italia entro i 12 anni che abbiano frequentato regolarmente per almeno 5 anni le scuole italiane o ottenuto una qualifica professionale triennale o quadriennale.
A stretto giro gli ha risposto Tajani: "Le proposte di Forza Italia sullo Ius Italiae sono depositate alla Camera ed al Senato. Invece di fare dichiarazioni di propaganda Conte ci dica se è favorevole ad un percorso di 10 anni di scuola frequentati con profitto per ottenere la Cittadinanza italiana. Sia chiaro: 5 anni sono insufficienti, come ha dimostrato il referendum", ha scritto su X il ministro