video suggerito
video suggerito

Sì della Cassazione al referendum sulla legge elettorale: addio Porcellum?

Via libera della Cassazione al referendum per l’abrogazione della legge elettorale. Sulla legittimità dei quesiti dovrà ora esprimersi la Corte Costituzionale. In caso di raggiungimento del quorum si ritornerebbe al mattarellum, abolendo il sistema ideato da Roberto Calderoli, secondo il quale i parlamentari da eleggere sono scelti dai partiti «facendoli apparire come una casta di privilegiati», come si legge nella nota del Comitato promotore “Firmovotoscelgo”.
A cura di Biagio Chiariello
206 CONDIVISIONI
via libera della corte di cassazione ai due quesiti referendari per cancellare il porcellum

La corte di Cassazione ha dato il via libera ai due quesiti referendari sulla legge elettorale, a seguito della raggiungimento della quota minima di 500 mila sottoscrizioni necessarie per legge. Il numero, in realtà, è stato abbondantemente superato a fronte delle 534.334 firme valide per il primo referendum e delle 531.081 del secondo. L'ultima parola spetta ora alla Consulta che, entro il prossimo 20 gennaio, deciderà se ci dovrà essere il referendum.

A quel punto, a dividere il porcellum dalla fine (col ritorno in automatico al  mattarellum) ci sarebbe solo il quorum da raggiungere: verrà infatti annullato il sistema concepito da Roberto Calderoli che delega ai partiti la scelta dei deputati da portare in Parlamento «facendoli apparire come una casta di privilegiati», come si legge nella nota del Comitato "Firmovotoscelgo" a firma di Arturo Parisi e Andrea Morro, tra i promotori dell'iniziativa. Non è un caso se come simbolo dell'iniziativa è stato scelto l'asinello, con l'obiettivo di "dare un calcio" alla legge elettorale vigente che non prevede il voto di preferenza, quando invece «In un momento drammatico come questo, con il Governo italiano commissariato dall'Unione Europea, il Paese ha più che mai bisogno di un Parlamento pienamente rappresentativo», prosegue la nota.

L'Italia dei Valori nella persona del leader, Antonio Di Pietro, si prende il merito del successo della campagna: «Accogliamo con soddisfazione il responso della Cassazione. Quest'estate l'Italia dei Valori, insieme ad altre forze politiche, alla società civile e ai cittadini, invece di andare al mare, ha raccolto 1 milione e duecentomila firme per cambiare la legge elettorale. Quindi, chiediamo a gran voce che ci lascino fare questo referendum, senza che si inventi una qualche leggina ad hoc per boicottarne le finalità».

Tutt'altri i sentimenti che animano il Pdl, secondo cui il sì della Corte di Cassazione ai due quesiti «è un primo passo giuridicamente rilevante ma non ancora definitivo», come precisa il segretario del partito, Angelino Alfano, che non si dà per vinto: «Siamo al girone eliminatorio, si deve ancora disputare la partita».

Da segnalare che la stessa Cassazione ha respinto la richiesta della provincia di Salerno di separarsi dalla Regione Campania con l'istituzione della Regione Principato di Salerno.

206 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views