Severino: le telefonate del Quirinale devono rimanere segrete

Non si placano gli echi della decisione del Presidente della Repubblica che ieri ha dato mandato di sollevare il conflitto di attribuzione davanti alla Consulta contro la Procura di Palermo per le intercettazioni che riguardano il Quirinale nell'inchiesta sulle trattative Stato mafia. Dopo le precisazioni dei diretti interessati e di qualche esponente politico sono arrivati infatti anche i commenti sulla vicenda del Ministro della giustizia. Paola Severino, in viaggio a Mosca, interpellata dai giornalisti sulla vicenda ha confermato che il dibattito è puramente giuridico e di interpretazione della legge schierandosi, però, dalla parte del Capo dello Stato che secondo il Ministro ha fatto una scelta "istituzionalmente correttissima".
Corrette le procedure dei giudici – "Il tema non è si poteva o non si poteva intercettare" spiega Severino perché "se si è trattato di un'intercettazione casuale, si è trattato di un'intercettazione che poteva essere fatta", mentre qui si discute "se debba avere prevalenza una certa interpretazione della legge Costituzionale che riguarda le garanzie del Presidente della Repubblica o se si debba applicare la normativa comune in materia di utilizzazione e utilizzabilità delle intercettazioni". E anche su questo punto il Guardasigilli si schiera dalla parte di Napolitano perché "qualsiasi sia la decisione della Corte Costituzionale, cioè l'adozione di regole di procedura penale o la legge sulle garanzie applicate al Capo dello Stato, si dovrà rispettare la sostanza della legge, che è quella di evitare che conversazioni del Capo dello Stato possano essere rese pubbliche".
Mantenere segrete le conversazioni di figure protette per il loro ruolo istituzionale – protette per il loro ruolo istituzionale Del resto ragiona la Severino le intercettazioni nel diritto italiano sono "ampiamente e compiutamente regolamentate e non è un caso se la Costituzione regolamenta le garanzie intorno alla persona del Presidente anche per quanto riguarda le intercettazioni". Ad ogni modo il Ministro su una cosa è convintissima e cioè che l'aspetto più importante della vicenda è "mantenere la segretezza intorno al contenuto di telefonate che possano riguardare figure istituzionali protette per il loro ruolo istituzionale".