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Se per la nostra Marina, la guardia costiera libica è un “attore affidabile”

Secondo quanto affermato in parlamento dall’ammiraglio Fabio Agostini, comandante della missione Irini, la Guardia Costiera libica è un partner affidabile per contenere i flussi migratori dalla costa sud del Mediterraneo verso l’Italia e l’Europa. Una posizione che ignora le ripetute violazioni dei diritti umani dei migranti da parte dei libici. L’opinione del senatore Gregorio De Falco.
A cura di Redazione
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di Gregorio De Falco – senatore gruppo "Europeisti-Maie-Cd"

Durante l'audizione del 28 gennaio  in Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, l'Ammiraglio Fabio Agostini, attualmente Comandante della missione "Irini" (operazione marittima internazionale, volta al contrasto del traffico d'armi verso la Libia) con una certa imprudenza, piuttosto inusuale per un alto Ufficiale, ha affermato che la cosiddetta Guardia Costiera libica rimane un "attore affidabile". Si è poi inoltrato anche in valutazioni, non tattiche, né strategiche, ma di natura eminentemente politica, in ordine all’opportunità di continuare l'addestramento della "Guardia Costiera" e della "marina militare" libiche.

Tutti sappiamo che sono innumerevoli e continue le violenze verso i migranti che transitano in Libia ed in alcuni casi sono trapelate notizie ed immagini terribili , come quando la Guardia Costiera libica non esitò ad uccidere un ragazzo sudanese di 28 anni sparandogli e ne ferì un altro, di cui non si sa più nulla, solo perché quei ragazzi non volevano essere riportati in uno degli infernali centri di detenzione.

"Rispettiamo tutti i diritti umani e di genere" avevano detto all'Ammiraglio i libici, e lui questa posizione ha riferito alle Commissioni parlamentari, senza alcuna osservazione; come se fosse un portavoce dei libici stessi. Ed invece, proprio la Marina Militare italiana è talvolta dovuta intervenire ed anche con grande risolutezza e duramente, per fare cessare azioni immotivate di violenza da parte della Guardia Costiera libica, nei confronti di inermi naufraghi. Non possiamo dimenticare le immagini dell'elicottero della M.M che si pone di prua ad una motovedetta Libica e l'affronta in mare, per impedirle di continuare a navigare e ricacciare in acqua alcuni naufraghi. E secondo Agostini, questi sono "attori affidabili"!

Un'istituzione antica e seria come la Marina Militare non si può permettere questo livello di imprudenze, al limite della mistificazione della realtà. Rischia di essere una mancanza di rispetto verso il Parlamento e gli italiani. Piuttosto, non possiamo continuare a nasconderci che l’istituzione della zona Sar libica è un alibi, uno schermo costruito ad arte dalla politica sovranista durante il Governo giallo verde, per esternalizzare il controllo della frontiera marittima a questa gentaglia.

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