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Guerra in Ucraina

Ucraina, Salvini vuole andare a Mosca in missione di pace, ma Giorgetti lo critica: “Si coordini con governo”

Matteo Salvini sta programmando un viaggio a Mosca, ma il ministro Giorgetti frena: “Queste dichiarazioni richiedano grande prudenza e debbano essere coordinate con il governo che la Lega sostiene”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il segretario della Lega Matteo Salvini pianifica viaggio a Mosca, come missione di pace. Ma il suo braccio destro, il ministro Giorgetti, non è d'accordo con l'iniziativa. "Salvini è animato da sincere intenzioni pacifiste, ma non mi risulta che sia in programma un viaggio di questo tipo a Mosca", ha detto ieri il ministro dello Sviluppo economico, in conferenza stampa al termine del Cdm che ha approvato il decreto aiuti. "Credo che queste dichiarazioni richiedano grande prudenza e debbano essere coordinate con il governo che la Lega sostiene. Chiariremo questa dichiarazione di Salvini. Mi sembra da valutare con grande prudenza", ha aggiunto l'esponente della Lega.

Anche perché la preoccupazione di Giorgetti è che con una visita di Salvini da Putin possano crearsi altre spaccature nel governo, visto che il premier Draghi, una volta iniziata l'invasione, ha annullato il suo viaggio annunciato a febbraio.

Non c'è ancora una conferma ufficiale della missione del segretario della Lega, ma fonti diplomatiche russe avrebbero informato i competenti canali istituzionali italiani di aver ricevuto una richiesta di visto da parte dell'ex vicepremier e dai suoi accompagnatori. Oggi Salvini fa marcia indietro e smentisce la notizia: "Nessun visto richiesto o missione organizzata. L'obiettivo di arrivare alla Pace a qualunque costo, e incontrando tutti come ribadito oggi dal Santo Padre, rimane per me (e per il 74% degli italiani dati Ipsos) una priorità. Un rinnovato accordo fra Russia, Ucraina, Europa e Stati Uniti deve essere il traguardo di tutti".

Salvini però aveva anticipato la volontà di compiere la missione di pace nel suo intervento a "Non è l'Arena" su La7, dicendo di essere pronto ad andare a Mosca "domattina se servisse ad avvicinare la pace". "Ci stiamo lavorando – ammette – riservatamente qualcosa stiamo facendo. Ma se riuscissi a parlare con Mosca, scommettiamo che il 99% della stampa libera e dei parlamentari direbbero che è sempre lo stessi Salvini amico di Putin?". In passato il segretario della Lega ha già incontrato Putin due volte: "È chiaro che attaccando è passato dalla parte del torto. Ora o si punta alla guerra nucleare o bisogna accompagnare e costringere Putin e Zelensky al tavolo negoziale. Ho l'impressione che se anche i due volessero dialogare, altri invece alzerebbero i toni". Salvini si riferisce chiaramente agli Stati Uniti.

Oggi il segretario della Lega loda anche Papa Francesco, che si è detto a sua volta pronto a volare a Mosca per incontrare Putin: "Grazie a Papa Francesco, una guida che sta cercando, davvero, da sempre e ad ogni costo, di arrivare alla Pace". 

La posizione di Salvini sulla guerra è nota, e l'ha ribadita anche ieri sera. Secondo il leader del Carroccio per raggiungere la pace in Ucraina "servirebbe mantenere bassi i toni. Faccio l'esempio del presidente americano Joe Biden, che con le sue dichiarazioni sembra aumentare sempre di più la posta in gioco. Ecco, con Trump al potere al posto di Biden io non penso che ci saremmo trovati in queste condizioni", ha detto al programma Il Sorpasso, su Rai Isoradio.
"Per avvicinarsi alla pace poi non bisogna parlare solo di armi o minacciare il nucleare, serve convincere le parti a dialogare a un tavolo. È chiaro che c'è aggressore e aggredito, però aiutare l'Ucraina ad armare fino all'ultimo uomo non aiuta. Io non penso che inviare altre armi aiuti la pace".

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