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Salvini replica a Berlusconi: “Non esiste un Mes senza condizioni, può dire ciò che vuole”

Matteo Salvini ha risposto a Romano Prodi e a Silvio Berlusconi, che chiedono di usare il Mes per sostenere la sanità: “Non esiste un Mes senza condizioni. Il Mes è un fondo istituito da un trattato, Berlusconi o Prodi possono dire quello che vogliono. Il problema non è il tasso sono le condizionabilità”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Non esiste un Mes senza condizioni. Il Mes è un fondo istituito da un trattato, Berlusconi o Prodi possono dire quello che vogliono. Il problema non è il tasso sono le condizionabilità. Una volta che accedi a questo fondo, per farsi restituire i soldi ti potrà dire aumenti l'età pensionabile, tassi la casa, tassi i risparmi in banca. L'accordo non può andare sopra il trattato, una legge italiana non può superare la Costituzione; un fondo istituito con un trattato risponde al trattato". Lo ha affermato il segretario della Lega, Matteo Salvini, ospite di ‘Radio anch'io' su Radiouno Rai, replicando Berlusconi e Prodi.

Ieri sera il leader azzurro, intervenuto a ‘Di Martedì' aveva detto: "Per il futuro ci vorrà davvero un governo rappresentativo degli italiani. Ma adesso ci interessa di più aiutare Conte a non commettere gli errori che sta facendo, per esempio, sul Mes. L'errore sul Mes sarebbe quello, clamoroso, di dire all'Europa faremo da soli". Secondo il ragionamento di Berlusconi l'Italia non può permettersi di rinunciare a "36 miliardi di euro che potremmo ottenere senza condizioni per consolidare il nostro sistema sanitario".

Anche Romano Prodi ieri era intervenuto sull'utilizzo del Mes, chiedendo di usarlo per sostenere la sanità: "È uno strumento nato con condizionamenti", era un modo "per intervenire nei Paesi in crisi, come dire ti do i soldi ma sei in libertà vigilata. Giustamente l'Italia ha detto basta, questo non lo voglio". Ma, "nell'ultima riunione si è ottenuto il ‘discondizionamento', cioè il fondo europeo non è più condizionato".

Ma Salvini insiste: "A Bruxelles possono parlare anche degli unicorni che volano, ma se gli unicorni non ci sono non ci sono e quindi il Mes ha delle condizioni". Il Mes, ha detto ancora Salvini, "non è una questione di tifoserie, non è un derby Milan-Inter. Se uno chiede mille miliardi di euro li deve restituire e il problema sono le condizionalità. Se accedi, questo fondo ti potrà chiedere tagli alle pensioni". 

"Potremo emettere buoni del Tesoro per una cifra tre volte superiore a quella prevista dal Mes. La ricostruzione passerebbe così attraverso l'intervento italiano e non quello di banche straniere e multinazionali", ha proposto il leader della Lega. Secondo Salvini i buoni dovrebbero essere "esentasse" per incentivarne l'acquisto.

Salvini ha difeso poi la gestione dell'emergenza nelle Regioni più colpite, entrambe a guida Lega: "Peccato non riconoscere l'enorme sforzo di medici, infermieri, volontari, sindaci, amministratori. In Lombardia e Veneto il virus si è diffuso molto più che altrove. Ci sono 500 morti al giorno e qualcuno manda, invece di medici e respiratori, gli ispettori. Ci sarà tempo per vedere perché non si è chiuso quella parte di Bergamo e di Brescia quando gli amministratori locali lo chiedevano, perché dopo due mesi ancora non arrivano le mascherine. Ci sarà tempo, noi non chiediamo commissioni oggi, ma è sbagliato attaccare la Lombardia".

"I problemi nelle residenze per anziani ci sono in tutta Italia, ahimè, vista l'età: ci sono in Toscana, in Calabria, in Campania, ci sono ovunque, purtroppo, visto che l'età media dei defunti, ad esempio in Veneto, è di 82 anni. Il virus è partito in Lombardia e in Veneto, dove sono morti più medici, più infermieri, più volontari?".

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