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Salvini attacca ancora Carola Rackete: “La speronatrice di navi militari dovrebbe stare in galera”

“Accolta con tutti gli onori, a spese degli italiani, una che dovrebbe stare in galera…Roba da matti. Lasciamo la tedesca speronatrice di navi militari alla sinistra e al governo clandestino. Noi stiamo con l’Italia e con Oriana, e non molliamo!”: così Matteo Salvini si scaglia contro il ritorno della comandante Carola Rackete in Italia, dove sarà ospite alla trasmissione Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio.
A cura di Annalisa Girardi
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Matteo Salvini torna ad attaccare Carola Rackete, la comandante della Sea Watch 3 finita al centro del dibattito pubblico la scorsa estate, dopo aver forzato il blocco navale imposto dall’allora ministro dell’Interno per portare a riva 43 migranti. Rackete sarà ospite alla trasmissione Che Tempo Che Fa domani, domenica 24 novembre. Lo ha annunciato il conduttore del programma Fabio Fazio: Carola Rackete è tornata in questi giorni in Italia, a Milano, dove si trovano gli studi della Rai in cui viene registrato il programma.

Un ritorno che non è piaciuto a Salvini: "Accolta con tutti gli onori, a spese degli italiani, una che dovrebbe stare in galera…Roba da matti. Lasciamo la tedesca speronatrice di navi militari alla sinistra e al governo clandestino. Noi stiamo con l'Italia e con Oriana, e non molliamo!", scrive il leader della Lega su Twitter.

Anche Giorgia Meloni si è scagliata contro il ritorno di Carola Rackete alla televisione italiana. La leader di Fratelli d'Italia, definendo Rackete una "speronatrice di finanzieri", ha scritto su Twitter: "Trasporta in Italia immigrati clandestini, di cui 3 presunti torturatori libici, viola i nostri confini e sperona una motovedetta della Guardia di Finanza. Risultato? Carola Rackete ospite d'onore in Rai da Fazio. Ma esattamente cosa vi hanno fatto gli italiani per essere presi in giro così?!".

Non è la prima volta che Salvini accosta Carola Rackete e Oriana Fallaci: lo scorso agosto, parlando del decreto sicurezza, l'ex titolare del Viminale aveva detto: "Se devo riassumere", aveva affermato, con il decreto legge sicurezza bis si intende "meno Carola e più Oriana Fallaci". Vale la pena ricordare, però, che la giornalista italiana non ha sempre speso buone parole per il segretario del Carroccio. In un passaggio del suo saggio "La Rabbia e l’Orgoglio", scritto in seguito agli attentati dell'11 settembre 2001 a New York, Fallaci criticò duramente i leghisti e il loro modo di intendere il valore della nazione: "Quanto al becero con la camicia verde e la cravatta verde, non sa nemmeno quali siano i colori del tricolore".

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