Rovigo, senatore multato per divieto di sosta. Lui: “Stavo svolgendo le mie mansioni”

Se uno degli obiettivi dei rappresentanti politici dovrebbe essere quello di riacquistare credibilità presso i cittadini sfiduciati probabilmente la decisione di Bartolomeo Amidei, senatore della repubblica e dirigente di Forza Italia, di farsi cancellare delle multe dai vigili urbani non va nella giusta direzione. “Ho fatto una richiesta di esenzione, come fanno tanti altri cittadini. Sono forse diverso, io che li rappresento, dai miei concittadini?”. Amidei, coordinatore "azzurro" in Polesine, ha avanzato alla polizia municipale due richieste di esenzione dal pagamento di due multe per divieto di sosta risalenti al 2 aprile e al 6 giugno, quando aveva parcheggiato una Hyundai iX35 in piazzale D'Annunzio, a Rovigo.
Ebbene, lo scorso 7 agosto Amidei ha fatto protocollare due richieste formali di annullamento delle contravvenzioni: “Dichiaro che il sottoscritto – scrive il senatore al comandante Giovanni Tesoro – nei giorni dove è avvenuta la presunta infrazione, sostava con la suddetta auto in piazzale D’Annunzio, sede del proprio ufficio di lavoro e durante le mansioni assegnategli e nelle funzioni di Senatore della Repubblica”. Quel riferimento alla sua funzione di Senatore ha scatenato non poche polemiche. In un'intervista rilasciata al Corriere il politico ha tentato di spiegare: "Non ho fatto riferimento ad alcuna immunità parlamentare bensì a una richiesta di esenzione dalla presunta violazione, in quanto titolare di regolare contratto di affitto, con il chiaro ruolo di svolgere mansioni di funzione pubblica di Senatore della Repubblica, in una piazza dove gli altri residenti con abitazioni e uffici come il sottoscritto hanno il regolare permesso di sosta. Io pagherò la multa in ogni caso”.