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Rottamazione quinquies, come potrebbe cambiare la pace fiscale e per chi: le ipotesi in Manovra

La rottamazione quinquies potrebbe finire all’interno della prossima legge di bilancio ma in una versione “limata” rispetto alla proposta iniziale di Salvini: rateizzazione in dieci anni con 120 mensilità, ma con soglie di accesso e requisiti più stringenti per i debitori. Ecco come potrebbe funzionare.
A cura di Giulia Casula
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La rottamazione quinquies potrebbe finire all'interno della prossima legge di bilancio. Il cantiere è partito: anche quest'anno i partiti di maggioranza hanno presentato le loro richieste e sono tornati a insistere sui temi più vicini ai loro elettori. Ancora una volta, tutto ruota attorno alle risorse, in base alle quali verranno definiti i punti fissi da cui partire, ma soprattutto come e se dare spazio a determinate proposte. Una di queste è la rottamazione quinquies appunto, che potrebbe dover essere limata rispetto all'idea iniziale di Matteo Salvini, con soglie di accesso e requisiti più stringenti per i debitori. 

Come funzionerebbe la rottamazione quinquies in Manovra

Il leader della Lega ha parlato più volte di "pace fiscale" e spinge per una rottamazione delle cartelle che consenta a chi ha contratto debiti con il fisco, tra il 2000 e il 2023, di rateizzarle in dieci anni e fino a 120 mensilità. I pagamenti quindi verrebbero spalmati su un lungo periodo e a condizioni agevolate. I contribuenti potrebbero così approfittare della misura per saldare la propria posizione senza dover pagare sanzioni, aggi e interessi sulle somme dovute.

Soglie di accesso e restrizioni contro i ‘debitori seriali': le ipotesi

La proposta leghista però, dovrà fare i conti con i ristretti margini di spesa per la manovra. Per renderla fattibile infatti, potrebbero dover essere necessari alcuni correttivi che restringerebbero il campo di coloro che possono accedere alla rottamazione.

Tra le modifiche al vaglio dei tecnici c'è la possibilità di prevedere delle soglie di accesso che consentano solo ad alcuni di usufruire della misura. In altre parole, si pensa ad introdurre delle sorta di fasce di debito che funzionerebbero da filtro all'ingresso per i debitori. A seconda dell'importo delle somme dovute, quindi, alcuni potrebbero rimanere esclusi.

Un'altra ipotesi che si sta valutando inoltre, è quella di stabilire dei requisiti per i debitori, ad esempio legati alla loro condizione economica. O ancora di fissare dei limiti più stringenti per impedire ai debitori "seriali", ovvero coloro che in passato hanno aderito alla rottamazione per bloccare pignoramenti o fermi ma non hanno saldato le rate, di non beneficiarne.

Quanto costerà la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali

Lo dicevamo, molto dipenderà dalle risorse disponibili e dalle priorità su cui il governo deciderà di concentrarsi. Secondo quanto riporta il Sole 24 ore, la rottamazione quinquies potrebbe costare fino a 5 miliardi di euro ma è probabile che con i correttivi l'impatto verrebbe ridimensionato. Tuttavia, le quattro precedenti edizioni non hanno portato gli esiti sperati e il confronto tra gli introiti previsti e quelli effettivamente incassati, sopratutto con la rottamazione quater, è stato deludente. Un altro aspetto che, oltre al nodo risorse, sarà al centro delle discussioni dei tecnici nelle prossime settimane.

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