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Manovra 2026

Rottamazione quinquies, arriva la conferma in Manovra: chi potrà sanare i debiti con il Fisco e come

Il governo Meloni ha inserito la rottamazione quinquies delle cartelle fiscali nella legge di bilancio 2026: tutti i debiti con l’Agenzia delle Entrate risalenti fino a fine 2023 si potranno saldare in nove anni, con 54 rate uguali, senza acconto iniziale e senza sanzioni. Inclusi anche coloro che hanno smesso di pagare le rate delle rottamazioni precedenti.
A cura di Luca Pons
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Nove anni di tempo, 54 rate bimestrali da pagare all'Agenzia delle entrate per saldare qualunque cartella accumulata in passato, dal 2000 fino a fine 2023. Questa è la rottamazione quinquies che, dopo mesi di spinte e mediazioni, finirà nella legge di bilancio 2026 approvata oggi dal Consiglio dei ministri.

Non sono le 120 rate in dieci anni su cui puntava la Lega inizialmente, ma è comunque una misura che permetterà di mettersi in regola a chi non ha versato tutto il dovuto al Fisco, a condizioni parecchio vantaggiose. Saranno esclusi coloro che non hanno inviato la dichiarazione dei redditi. Potranno aderire tutti gli altri, inclusi quei contribuenti che hanno approfittato in passato di altre rottamazioni e poi hanno smesso di pagare le rate prima del termine.

Come detto, si parla di 54 rate da versare ogni due mesi – lo ha confermato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti – nel corso di nove anni. Chi salterà due rate decadrà dalla rottamazione, perdendo automaticamente tutti i benefici.

L'importo di tutte le rate sarà identico, dalla prima all'ultima. Non ci sarà nessun acconto iniziale, come pure si era ipotizzato nelle scorse settimane. L'acconto normalmente serve allo Stato per ‘tutelarsi' in parte: si fa versare una somma più alta all'inizio, così se la persona smette in seguito di pagare le rate, l'Agenzia delle Entrate già incassato una buona somma.

Per il momento non è previsto neanche un importo minimo delle rate: questo significa che, ad esempio, un debito da 2mila euro con il Fisco porterebbe a versare rate da 37 euro l'una per nove anni. È possibile che, ora che il testo della manovra andrà in Parlamento, si intervenga per inserire una soglia minima (si era parlato di 100 euro). Nel caso, si potrebbe decidere di far pagare rate più alte per un tempo più breve se le somme non sono molto alte.

Il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini ha detto che saranno incluse "tutte le cartelle esattoriali dell'Agenzia delle Entrate fino a tutto il 2023″. Non ci saranno limiti, quindi, alle somme che si potranno mettere in regola in questo modo. Lo ha confermato anche il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti: "La valutazione di mettere cap (limiti, ndr) in alto o in basso è stata fatta. Abbiamo deciso al momento di presentarla in modo lineare al Parlamento, poi vediamo la discussione".

L'importo complessivo da pagare sarà pari alla somma dovuta, più gli interessi accumulati nel tempo. Saranno escluse, invece, tutte le sanzioni relative al mancato versamento negli anni.

La stima di Salvini è che ci sarebbero potenzialmente "sedici milioni" di contribuenti interessati dalla rottamazione quinquies. Saranno esclusi "coloro che non hanno mai fatto la dichiarazione dei redditi". Ma lo stesso non vale per coloro che in passato hanno aderito ad altre rottamazioni e poi hanno smesso di pagare: per loro, almeno stando a quanto il governo ha dichiarato in conferenza stampa, le porte resteranno aperte.

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