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Rottamazione quater, il 30 aprile scade la riammissione: come fare domanda e quali debiti rientrano

Ultimi giorni per i contribuenti decaduti dalla Rottamazione-quater: fino al 30 aprile 2025 si può infatti chiedere la riammissione tramite il portale dell’Agenzia delle entrate-Riscossione. Chi viene riammesso riceverà entro giugno l’esatto ammontare da versare, con la possibilità di dilazionare il debito in dieci rate.
A cura di Francesca Moriero
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Ultime ore per aderire alla rottamazione quater, i contribuenti che avevano aderito ma sono decaduti dal beneficio a causa di un pagamento omesso, insufficiente o tardivo, hanno tempo infatti solo fino a mercoledì 30 aprile 2025 per chiedere di essere riammessi. La riapertura dei termini è prevista infatti dalla legge n. 15/2025, che ha convertito in legge il decreto Milleproroghe. La misura si applica a chi, alla data del 31 dicembre 2024, ha perso il diritto alla definizione agevolata.

Cos'è la Rottamazione-quater e chi può richiederla

La Rottamazione-quater, introdotta con la Legge di Bilancio 2023 (n. 197/2022), consente di saldare i debiti affidati all'agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, senza dover pagare interessi, sanzioni e aggio. Il contribuente è tenuto a versare solo l'importo residuo del capitale e le eventuali spese di notifica o esecuzione; nel caso di multe stradali e altre sanzioni amministrative non tributarie, si azzerano anche gli interessi aggiuntivi. La riammissione riguarda i contribuenti che alla data del 31 dicembre 2024 sono decaduti dalla definizione agevolata a seguito del mancato, insufficiente o tardivo pagamento di quanto dovuto alle scadenze previste.

Come presentare la domanda per la Rottamazione-quater

La richiesta va inviata solo online, attraverso il sito dell'Agenzia delle entrate-Riscossione, utilizzando l'apposito servizio "Riammissione Rottamazione-quater". Sono disponibili due modalità:

  • Area riservata: accessibile tramite Spid, Cie, Cns o Entratel per gli intermediari. Il sistema mostra automaticamente le cartelle che possono essere riammessi alla sanatoria e permette di selezionarle con facilità.
  • Area pubblica: è necessario compilare un modulo online, allegare un documento di riconoscimento e indicare i numeri delle cartelle escluse in precedenza, insieme alla comunicazione ricevuta a seguito della prima adesione.

Il piano di pagamento

Una volta accolta la domanda, l'Agenzia invierà entro il 30 giugno 2025 una comunicazione con le somme dovute e i bollettini di pagamento; il contribuente a quel punto potrà versare tutto in un'unica soluzione entro il 31 luglio 2025, oppure scegliere la rateizzazione in 10 rate di pari importo: le prime due scadono il 31 luglio e il 30 novembre 2025, le altre il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre negli anni 2026 e 2027. È previsto poi un tasso d'interesse del 2% annuo, calcolato a partire dal 1° novembre 2023. Non solo, è fondamentale sapere che le rate devono essere pagate puntualmente: il ritardo oltre cinque giorni comporta infatti l'esclusione definitiva dal beneficio e quanto versato viene trattenuto come semplice acconto.

Quali debiti rientrano nella Rottamazione-quater

La Rottamazione-quater riguarda i carichi affidati all'agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. Possono essere rottamati tributi, contributi previdenziali e multe, ma con alcune distinzioni:

  • Tributi e contributi: si paga solo il capitale e le spese di notifica/esecuzione, senza interessi, sanzioni e aggio.
  • Multe stradali e sanzioni amministrative (non tributarie): restano dovuti solo il capitale e le spese, mentre vengono cancellati gli interessi e le maggiorazioni.

Restano invece esclusi dalla definizione agevolata i debiti legati a condanne penali, risorse proprie dell'Unione Europea e importi già oggetto di precedenti rottamazioni decadute senza nuova riapertura.

Un'altra rottamazione in vista

L'estensione dei termini della Rottamazione-quater non va confusa con una possibile Rottamazione-quinquies, attualmente oggetto di discussione in Parlamento su proposta della Lega. Il nuovo piano ipotizza una sanatoria decennale in 120 rate per i debiti non saldati fino al 31 dicembre 2023, con condizioni più favorevoli e margini di tolleranza più ampi; al momento non esistono però delle coperture certe e l'iniziativa ha già ricevuto rilievi critici da parte della Corte dei conti e della stessa amministrazione finanziaria.

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