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Riforma fiscale, le ipotesi sul tavolo: Irpef a tre scaglioni e premio per contribuenti leali

Le ipotesi sul tavolo prevedono una ridefinizione dell’Irpef, in modo da fare un’opera di semplificazione stimolando allo stesso tempo la crescita. In particolare, si parla di abbassare l’aliquota media effettiva per quanto riguarda i contribuenti nella fascia tra i 28 e i 55 mila euro di reddito. Ma si parla anche di modificare le aliquote marginali e di un premio per i contribuenti leali.
A cura di Annalisa Girardi
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Le commissioni Finanze di Camera e Sentato hanno presentato una prima bozza di riforma fiscale: i punti fondamentali sono l'abbassamento dell'Irpef per le fasce medie di reddito, il superamento dell'Irap e, sostanzialmente, un nuovo piano fiscale. Si tratta di un documento ancora in fase preliminare che dovrebbe essere presentato il prossimo 30 giugno. Le indicazioni sono quindi più delle proposte, ma non si tratta di nulla di definitivo.

Le ipotesi sul tavolo prevedono una ridefinizione dell'Irpef, in modo da fare un'opera di semplificazione stimolando allo stesso tempo la crescita. In particolare, si parla di abbassare l'aliquota media effettiva per quanto riguarda i contribuenti nella fascia tra i 28 e i 55 mila euro di reddito. Non solo, l'intenzione è quella della "modifica della dinamica delle aliquote marginali effettive, eliminando le discontinuità più brusche". 

Per farlo le commissioni ipotizzano un "deciso intervento semplificatore sul combinato disposto di scaglioni, aliquote e detrazioni per tipologia di reddito, incluso l'assorbimento degli interventi del 2014 e del 2020 riguardanti il lavoro dipendente" (il bonus Renzi, ndr) o "in subordine tramite un sistema ad aliquota continua limitato alle fasce di reddito medie". Per i contribuenti che si trovano al di sotto della relativa soglia dovrebbe invece essere introdotto un minimo di esenzione senza obbligo di dichiarazione. Minimo che dovrebbe funzionare come una maxi deduzione che a valere su tutta la distribuzione dei redditi.

Nella bozza si leggono anche quelli che sono considerati i principali problemi attualmente. Come il fatto che "per i soli lavoratori dipendenti la media delle aliquote marginali effettive supera il 40% già intorno ai 17mila euro di reddito" e per "oltre il 20% dei lavoratori dipendenti occupati da almeno 12 mesi" le aliquote marginali effettive sono "superiori a quella massima legale (43%)".

Per quanto riguarda invece il regime forfettario si parla di flat tax sulle partire Iva, anche se non si è arrivati a un accordo, sottolineando che ci sia un "nodo politico da chiarire". Nella bozza, comunque, sono contenute moltissimo proposte, tra cui in nome del nuovo patto fiscale tra Stato e cittadini, anche un premio per i contribuenti che hanno in contratti in regola con il fisco.

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