Renzi: “Se non cambiamo, perdiamo. E io non voglio più perdere”

È ancora Matteo Renzi il mattatore delle Feste Democratiche di questi ultimi giorni d'estate. Il Sindaco di Firenze ieri si è sottoposto infatti all'ennesimo bagno di folla, intervenendo alla Festa di Modena, davanti a migliaia di suoi sostenitori e militanti del Partito Democratico. L'occasione giusta per rilanciare la sua corsa alla segreteria del Partito e, a seguire, alla poltrona di Palazzo Chigi, ma anche per rifilare alcune stoccate a quelli che teoricamente dovrebbero essere gli avversari politici dei democratici.
Così, Renzi va giù duro contro il Movimento 5 Stelle, che, salendo sui tetti di Montecitorio fa alpinismo istituzionale: "Qualcuno può ricordare ai grillini che li paghiamo per risolvere i problemi e non per fare delle sceneggiate?". E non risparmia Berlusconi ("Con quello vatti a fidare…"), dicendosi certo che "nessun voto in Giunta possa ribaltare una sentenza della magistratura".
Ma è al futuro del partito che Renzi dedica il centro del suo discorso, facendo capire di essere consapevole delle insidie nascoste dietro la corsa all'endorsement: "Sogno un partito fatto da dirigenti, militanti, volontari della Festa, invece qui c'è gente che perde anche le elezioni del proprio condominio e che ci detta la linea". Ma soprattutto, chiude Renzi: "Dobbiamo cambiare noi perché se non cambiamo, perdiamo e io non voglio più perdere".