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Guerra in Ucraina

Renzi: “Oggi finisce la storia del Movimento 5 Stelle, il grillismo è scomparso, basta così”

Matteo Renzi bacchetta il M5s: “Quello che possiamo chiedere a tutti è di essere seri rispetto alle priorità, perché la gravità della situazione internazionale impone che chi si vuole dividere lo faccia rispettando l’onore di questo Parlamento e non cercando alibi o finti alibi per la discussione”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Ci sono dei momenti nella vita del Parlamento in cui l'interesse di tutto deve prevalere sulle parti. Oggi, 21 giugno è il solstizio d'estate, nella politica planetaria oggi è il giorno in cui c'è meno luce. Il 24 febbraio è cambiato tutto. Le conseguenze di quello che è successo vanno ben oltre i confini dell'Ucraina. Dal chicco di frumento fino allo spazio. Il cittadini che segue la politica ma non ha tuti gli strumenti si sente invadere da un sentimento di sfiducia". Lo ha detto Matteo Renzi, leader di Italia viva, intervenendo in discussione generale dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi sull'Ucraina in vista del prossimo Consiglio Ue del 23 e 24 giugno.

"Le discussioni a cui abbiamo assistito sono un teatrino, sono d'accordo con Casini". Il riferimento di Renzi è all'intervento che il senatore  Casini ha fatto poco prima di lui: "Fuori da quest'Aula si sta svolgendo un teatrino incomprensibile e uso un termine democristiano", incomprensibile "in quanto estraneo alla materia che è in discussione". 

"Le discussioni nei partiti non fanno necessariamente male", ha proseguito Renzi, alludendo alle questioni agli scontri interni al M5s, in cui le divisioni tra dimaiani e contiani stanno portando a una scissione, con la formazione di un gruppo autonomo di parlamentari vicini a Di Maio, sia alla Camera sia al Senato. "Ma quello che possiamo chiedere a tutti è di essere seri rispetto alle priorità, perché la gravità della situazione internazionale – tra siccità, carestia, crisi energetica, si parla di guerra nucleare – impone che chi si vuole dividere lo faccia rispettando l'onore di questo Parlamento e non cercando alibi o finti alibi per la discussione. Ormai un fiume ha tracimato e gli argini non saranno più quelli di prima e dopo il 24 febbraio dobbiamo fare la conta dei danni".

"Quando Draghi assieme a Macron e Scholz fa un viaggio in tremo dà un messaggio: o l'Europa da questa crisi ne esce vincitrice sul medio periodo o non ne esce. Il presidente del Consiglio italiano, il presidente francese e il cancelliere tedesco hanno rappresentato tutti i noi. Abbiamo votato a favore delle sanzioni e delle armi all'Ucraina, senza questi avremmo visto una storia totalmente diversa". 

"La politica estera è una cosa seria, non è cercare un like. C'è un mondo che ci sta scoppiando tra le mani. Ci sono varie ragioni di scontento nei partiti. Ma deve essere chiaro che noi siamo davanti alla peggiore crisi economica degli ultimi anni. Fate i seri, litigate sulle cose serie. Venga prima l'interesse dei cittadini", ha concluso Renzi.

Dopo la notizia della formazione del nuovo gruppo parlamentare ‘Insieme per il futuro', vicino al ministro Luigi Di Maio, che di fatto è ormai uscito dal M5s, il senatore Renzi ha twittato così: "Oggi finisce la storia del Movimento 5 Stelle. È stata una esperienza politica che abbiamo combattuto perché secondo noi faceva male al Paese. Ora che il grillismo è scomparso, come avevamo previsto, basta così. Non parliamone più. Torniamo alle cose serie, torniamo alla politica".

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