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Renzi, Civati e Cuperlo: nel pantheon Berlinguer, Rosa Parks e il sindaco di New York

I tre candidati alla guida del PD si sono sfidati su tutti i temi: dall’economia ai diritti, dall’appoggio a Letta a Berlusconi, passando per la Cancellieri. Poi è arrivato il momento del pantheon. Ecco i personaggi scelti.
A cura di D. F.
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Novanta minuti: tanto è durato l'attesissimo confronto tv tra Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e "Pippo" Civati, i tre candidati alla vittoria delle Primarie del Partito Democratico (8 dicembre). A condurre la sfida tra i tre è stato il giornalista di Sky Gianluca Semprini che, ha dato 30, 60 o 90 secondi di tempo per le risposte. Oggettivamente troppo pochi per sviluppare dei ragionamenti e per poter apprezzare a fondo le differenze tra i candidati, costretti sovente a lanciare slogan ad effetto per bucare lo schermo e raccogliere l'apprezzamento del pubblico. Si è iniziati con un parere sul governo Letta e sulle priorità che esso dovrebbe avere, ed i tre hanno concordato sulla necessità di cambiare la legge elettorale e proporre azioni mirate per combattere la crisi. In tal senso si è passati al tema delle privatizzazioni, sul quale le differenze tra il candidato "di destra" Renzi e gli altri due sono state più marcate. Mentre Civati ha ricordato l'esito del referendum sull'acqua e Cuperlo spiegato che la scuola deve essere pubblica, il sindaco di Firenze ha auspicato "buone privatizzazioni".

Sfiziose le domande sugli stipendi e i patrimoni dei tre. Renzi: "Guadagno 4300 euro come sindaco, ho una casa e una macchina in comproprietà con mia moglie, ho raccolto 67mila euro. Avevo anche una bici ma me l'hanno fregata". Cuperlo e Civati hanno riconosciuto di avere lo stipendio da parlamentare, dal quale tolgono un terzo per il partito: "Restano circa 8mila euro al mese", hanno raccontato. Tutti e tre concordano che Berlusconi non va più sottovalutato, anche se Renzi ha suggerito: "Sono vent'anni che Berlusconi ci detta l'agenda e ci dice di cosa dobbiamo discutere. Basta. Io sogno una sinistra che vinca e convinca".

Ma ovviamente il momento centrale è stato quello delle proposte di politica economica. Cuperlo è stato il più deciso: "Se sarò segretario lo dirò: il governo vada in Europa e spiegare, battendo i pugni, che la strategia di questi anni è fallita: l'idea che si parte dal rigore per poi creare crescita e lavoro, è come il chirurgo che esce dalla sala operatoria e dice ‘l'intervento è perfettamente riuscito e il paziente è morto'". Civati ha proposto "che scuola e ricerca siano fuori dal conto del debito", mentre renzi ha ricordato la tragedia di Lampedusa annunciando di essere intenzionato a ridiscutere il trattato di Maastricht".

Importanti anche le risposte in merito alle unioni civili. Tutti e tre concordano che sia arrivato il momento di ampliare i diritti alle coppie omosessuali, ma Civati è apparso il più determinato: "Io sono per l'assoluta uguaglianza, per i matrimoni ugualitari. Non voglio reticenze, né imbarazzi. Sono favorevole anche ad affidi e adozioni". Per finire si è passati alla legge elettorale, con i tre che hanno sostanzialmente proposto il ritorno al Mattarellum, e Cuperlo che ha stuzzicato Renzi: ""Hai proposto la legge elettorale sul modello del ‘sindaco d'Italià, se sarò segretario io mi impegnerò per impedire qualunque deriva di tipo presidenzialistico del nostro ordinamento repubblicano, puoi prendere lo stesso impegno?". "La mia – replica Renzi- non è una proposta costituzionale, può diventarlo ma non sono affezionato al modello. Non mi mettere in bocca parole che non sono le mie parole e sono le tue parole".

Si è arrivati infine ai famosi "Pantheon". Cuperlo: "So che nel Pd sono confluite culture diverse che io rispetto. Ma Berlinguer ha testimoniato un'idea della politica alta e della moralità in politica. E poi Rosa Parks, tra due giorni c'è l'anniversario. E ha cambiato la storia dei diritti umani nell'occidente". Renzi: "Meme Auzzi, segretario dei Ds di Firenze e sindaco di Incisa, morto nel 2006. Lui avrebbe sostenuto Cuperlo, ma era un coraggioso militante del Pd che aveva una passionestraordinaria. Il secondo è Don Primo Mazzolari". Civati: "Posso citare due persone che stanno benissimo? A me piace il sindaco di New York e il sindaco antimafia di Monasterace Maria Carmela Lanzetta che si è dovuta dimettere.
Ma io non la metto nel Pantheon: è candidata con me e la porto nella direzione del partito".

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