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Renzi all’assemblea di IV: “Possiamo vincere nel 2027 con alleanze larghe e persone credibili”

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi, oggi all’assemblea nazionale del partito, lancia la sua proposta per battere il centrodestra alle prossime elezioni politiche: “Un’alleanza larga che guardi al centro e con persone credibili, ispirata al modello Genova”.
A cura di Giulia Casula
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Un modello "Genova" per vincere alle prossime elezioni politiche nel 2027. Secondo il leader di Italia Viva Matteo Renzi, oggi all'assemblea nazionale del partito, è possibile battere il centrodestra con un'alleanza ispirata a quella che ha portato alla vittoria la sindaca di Genova, Silvia Salis. "Sono assolutamente convinto che, come recita il titolo dell'assemblea, ‘Si può fare'. La possibilità di vincere nel 2027, anche seguendo il modello Genova, è evidente", ha detto l'ex premier.

"Vorrei partire da De Andrè perché ‘Creuza de Mà' significa mulattiera e io penso che sia questo l'obiettivo di un'assemblea di un partito politico: indicare una strada, in questo caso una strada difficile che porta in un luogo meraviglioso, porta al mare ma" attraverso una strada tortuosa, una strada ripida, una strada difficile da percorrere. La nostra per Italia Viva non è una strada semplice", ha esordito riferendosi alla canzone di Fabrizio De Andrè in sottofondo. "Un anno fa – ha proseguito Renzi – abbiamo fatto una scelta di campo che ha portato molta inquietudine in tanti di noi, qualcuno ci ha lasciato, qualcuno se n'è andato, qualcuno non ha capito, qualcuno continua a star dentro con un po' di mal di pancia e continua a dire ‘ma che senso ha stare con una parte della sinistra che ha le posizioni che conosciamo?'. Ecco – ha spegato il leader di Italia Viva -, aver scelto di partire da Genova significa innanzitutto indicare che quella che ci attende per i prossimi due anni è una ‘Creuza de ma', una storia bellissima ma difficile".

Il leader di Iv ha citato il celebre slogan coniato da Barack Obama per le presidenziali del 2009 (Yes we can!) e ha spiegato di puntare ad un'alleanza progressista che guardi al centro. "Noi siamo il centro che rende la sinistra una coalizione non sbilanciata né su Avs, Cinque stelle, né sul Pd". L'obiettivo di Iv è "presidiare quest'area riformista. È chiaro che ci sarà qualcuno, prima o poi, in questo Paese, che si renderà conto – magari dopo aver votato a destra – che parlano di tasse e le aumentano, parlano di sicurezza e la situazione peggiora. Ci sarà qualcuno che, deluso da Meloni, guarderà altrove", ha spiegato.

L'ipotetica alleanza di centrosinistra teorizzata da Renzi ambisce a ricomprendere i diversi partiti delle opposizioni, a partire da quelli di area riformista, inclusa Azione. "Non mettiamo veti su nessuno mai", ha detto. "Le spaccature ci sono in tutti e due gli schieramenti, non solo sul posizionamento europeo, ma anche sulle questioni di politica internazionale più ampia: sul riarmo, non c'è dubbio, è una divisione profonda. La differenza è che la destra quando va alle politiche si mette insieme e non è che vince perché ha i numeri, perché Meloni ha il 30%, quando vince è perché a sinistra si dividono. Ecco perché trovo Genova un modello e occorrono persone credibili come Silvia Salis", ha ribadito.

Nel corso dell'assemblea, Renzi ha indirizzato una dura critica nei confronti del ministro Tajani.  "Io sono abbastanza allibito da quello che sta facendo il vicepresidente del Consiglio. Intanto gli ho fatto una domanda in parlamento e non risponde. C'è questo atteggiamento per cui in parlamento non rispondono, pensano che il parlamento sia lo studio per un grande talk", ha attaccato. "Il Parlamento è il luogo in cui l'opposizione fa domande e la maggioranza risponde, dopodiché Tajani giovedì dice ‘Voglio lo Ius Scholae e sono pronto a tutto', venerdì Meloni lo richiama e sabato è tornato indietro", ha proseguito. "A me fa quasi tenerezza Tajani, lo abbiamo visto anche sull'Iran, ha detto ‘tranquilli, l'attacco non è imminente', poi hanno attaccato e lui il giorno dopo ‘Non mi ha avvisato nessuno'. Dicono che faccia il ministro degli Esteri, ma a me sembra Ciccio Pasticcio".

Il leader di Iv commenta l'ipotesi che il leader azzurro voglia provare a uscire dal governo: "Che Tajani voglia scappare da un luogo in cui ci sono le poltrone è una notizia, c'è molta gente di Forza Italia che non può riconoscersi con questa destra che aumenta la pressione fiscale. Chi votava Berlusconi non può stare con chi aumenta la pressione fiscale, c'è un pezzo di destra di questo paese che non può essere contento del sovranismo che elogia i dazi che sono il contrario del liberalismo e del liberismo in politica economica. Dov'è finita quella destra lì? Questo è un dato di fatto, ma se aspettiamo un gesto di coraggio da Ciccio Pasticcio stiamo freschi", ha rimarcato.

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