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Quasi tutta Italia in zona bianca da lunedì: ecco le Regioni che cambieranno colore dal 21 giugno

Quasi tutta Italia in zona bianca da lunedì 21 giugno. Pronte alla promozione nella fascia di rischio più basso sei Regioni: provincia autonoma di Bolzano, Marche, Toscana, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia. L’ultima Regione a rimanere in giallo sarà la Valle d’Aosta, che dovrà aspettare fino al prossimo 28 giugno.
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A cura di Annalisa Cangemi
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Italia sempre più bianca. In questo momento ci sono ancora alcune Regioni gialle, ma dopo l'ultimo monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, se la situazione epidemiologica resta buona, quasi tutto il Paese sarà colorato di bianco.

Da lunedì 21 giugno provincia autonoma di Bolzano, Marche, Toscana, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia passeranno nella fascia di rischio più bassa: questo significa che in queste Regioni l'incidenza settimanale dei contagi da Covid è stato al di sotto dei 50 ogni 100mila abitanti per tre settimane di fila, condizione imprescindibile per la ‘promozione'. In questi territori ci sarà quasi un ritorno alla normalità, e le misure anti covid saranno meno stringenti. Il ministro della Salute Speranza dovrebbe firmare oggi l'ordinanza con i nuovi colori. "Da venerdì avremo il 99% del Paese in zona bianca, siamo in una fase diversa", aveva anticipato Speranza, ricordando che "c'è un percorso di ripartenza e di riaperture, ma dobbiamo tenere un approccio di cautela e gradualità". L'unica Regione a rimanere in giallo per il momento è la Valle D'Aosta, che però dovrebbe passare in bianco dalla prossima settimana, dal 28 giugno, perché devono trascorrere le tre settimane sotto soglia. A quel punto, salvo sorprese, tutta la Penisola sarà bianca, proprio quando la stagione estiva e turistica entrerà nel vivo.

Da lunedì in ogni caso tutta Italia dirà addio al coprifuoco, secondo il calendario del governo: stop quindi al divieto da circolazione notturna da mezzanotte alle 5. In zona bianca comunque rimarranno alcune restrizioni, come l'obbligo della mascherina, all'aperto e al chiuso, e il divieto di assembramento.

Le prime Regioni a entrare in fascia bianca lo scorso 31 maggio sono state Friuli-Venezia Giulia, Molise e Sardegna (l'isola in realtà era entrata in questa fascia per un breve periodo, ma dopo una risalita dei casi era entrata in zona rossa). La settimana successiva sono passate in bianco anche  Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbriamentre da lunedì scorso si sono colorate di bianco anche Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento.

Le regole della zona bianca

In zona bianca bar e ristoranti possono rimanere aperti senza limiti di orario: i clienti possono consumare cibi e bevande, sia al chiuso sia all'aperto. Per quanto riguarda i tavoli all'aperto non è prevista una soglia massima di commensali, anche se tra le persone ai tavoli deve esserci comunque il distanziamento di un metro. All'interno dei locali le cose cambiano leggermente: nei bar e nei ristoranti potranno sedersi allo stesso tavolo massimo sei persone, a meno che non  siano tutti conviventi. È sempre obbligatorio indossare la mascherina quando ci si alza da tavola, e resta in vigore anche il divieto di assembramento. Naturalmente sono anche consentiti l'asporto e il domicilio. Per il momento invece restano chiuse le discoteche, anche in zona bianca: hanno riaperto quelle che offrono anche servizio di ristorazione o bar, ma è ancora vietato il ballo. L'idea è quella di farle ripartire dal 1 luglio, sfruttando il green pass: forse in un primo momento potrebbe essere necessario far indossare ai clienti le mascherine, il cui obbligo, almeno all'aperto potrebbe decadere proprio i primi di luglio, secondo i piani del governo.

Dopo la firma del dpcm con le regole del green pass, che consentirà i viaggi in Italia ma soprattutto in Europa, il prossimo passo verso un ritorno alla normalità potrebbe essere proprio la rimozione dell'obbligo di indossare il dispositivo di protezione all'aperto: "Tempo fa ho detto che avremmo potuto mettere nel taschino la mascherina all’aperto quando saremmo arrivati a metà della popolazione vaccinata, ora ci siamo. Dai primi di luglio sarebbe opportuno far cadere l’obbligo", ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.

"Togliere la mascherina all’aperto a partire da questa estate è l’obiettivo del governo, ed è vicino", ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, aggiungendo che "è da mesi che aspettiamo questo momento e adesso che i numeri ci dicono che stiamo superando la crisi sanitaria bisogna accelerare". Dello stesso avviso anche Matteo Salvini, che ieri ha incontrato il premier Draghi: "Vedere bimbi e nonni imbavagliati senza motivazione scientifica, mi sembra un supplizio inutile. Liberiamo almeno gli italiani da questo simbolo che era utile in fase di emergenza, adesso non lo è più".

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