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Covid 19

Quarta dose vaccino, quando potrebbe partire la somministrazione agli anziani e ad altre categorie

La quarta dose per gli anziani non è ancora stata confermata. “Al momento la comunità scientifica dice che non c’è evidenza di una quarta dose per tutti. Si sta ragionando di estendere un secondo richiamo per le fasce generazionali più avanzate”, ha detto Speranza.
A cura di Annalisa Cangemi
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Proprio pochi giorni fa la Cts dell'Aifa si è riunita per ragionare di un possibile ampliamento della platea della quarta dose di vaccino anti Covid, per ora prevista per persone immunocompromesse e ai trapiantati. Aifa ha fatto sapere che procederà con ulteriori approfondimenti, per valutare un allargamento, includendo anziani e ospiti delle Rsa.

Il ministro della Salute Speranza, intervenuto ieri sera a ‘Che tempo che fa su Rai 3, ha fatto il punto della situazione: "Abbiamo autorizzato la quarta dose per gli immunocompromessi e dobbiamo accelerare su questo nelle prossime settimane. Al momento la comunità scientifica dice che non c'è evidenza di una quarta dose per tutti. Si sta ragionando di estendere un secondo richiamo per le fasce generazionali più avanzate, se ne discute in queste ore. Mi confronterò con gli altri ministri domani (oggi ndr) a Bruxelles e ci faremo guidare come sempre dall'evidenza scientifica", ha detto.
"Valuteremo anche se farlo e quando farlo, se subito o nella fase pre-autunnale", ha aggiunto riferendosi proprio all'ipotesi di una quarta dose per le persone anziane.

Ma secondo Massimo Galli, infettivologo ed ex direttore di Malattie Infettive all'Ospedale Sacco di Milano, somministrare a tutti una quarta dose di vaccino non sarebbe necessario: "Con questo vaccino, in questo momento, non c'è un'evidenza sufficientemente robusta per poter dire che sia un vantaggio per chi ha già ricevuto tre dosi". 

Cosa ha detto Speranza sulle mascherine al chiuso

Il ministro della Salute Speranza ha detto che il governo non ha ancora stabilito una data per l'eliminazione delle mascherine nei luoghi al chiuso, che comunque rimarranno per tutto il mese di aprile: "Noi abbiamo appena chiuso la stagione più difficile per contrastare i virus, autunno e inverno, senza fare chiusure come hanno dovuto fare alcuni paesi, il 91,36 degli over 12 ha fatto la prima dose, il 90% la seconda e 38,5 milioni il booster. Così abbiamo attraversato l'inverno senza chiusure. Ora il virus non scompare ma viene affrontato con misure ordinarie, come le mascherine al chiuso che restano e su questo faremo una nuova valutazione ad aprile su cosa fare. Teniamo linea di prudenza".

"Oggi siamo in una fase diversa – ha aggiunto – e ci possiamo permettere una maggiore libertà anche per la stagione che inizia, si sta più tempo all'aperto. Comunque l'invito alla vaccinazione rimane", ha ribadito il ministro, secondo cui la curva dei contagi si va stabilizzando e anche i posti letto di terapia intensiva occupati negli ospedali è sotto controllo.

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