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Assegno di Inclusione, le ultime notizie

Quando viene pagato l’Assegno di Inclusione da gennaio 2024, le date e il calendario delle scadenze

In una circolare l’Inps ha pubblicato il calendario dei pagamenti legati all’Assegno di inclusione, che arriveranno dal 26 gennaio 2024, e le tempistiche da tenere a mente una volta presentata la domanda per non perdere il beneficio economico.
A cura di Annalisa Girardi
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Con il 2024 è arrivato anche l'addio definitivo al Reddito di cittadinanza, sostituito dall'Assegno di inclusione e dal Supporto per la formazione e il lavoro. Per quanto riguarda la prima misura – cioè l'assegno per i nuclei familiari in cui ci sono dei "non occupabili", cioè minori, over 60 o disabili – l'Inps ha pubblicato un calendario delle scadenze per i pagamenti, che sono legati alla data di presentazione della domanda e all'esito positivo della sottoscrizione del Patto di attivazione digitale. Il via alle richieste risale allo scorso 18 dicembre: chi ha presentato la domanda tra questa data e lo scorso 7 gennaio riceverà il primo pagamento già dal 26 gennaio. Il pagamento della seconda mensilità, sempre per questa prima tranche di percettori, arriverà dal 27 febbraio in poi.

Il calendario dei pagamenti dell'Assegno di inclusione

Per le domande presentate dopo il 7 gennaio, ma comunque entro la fine del mese, il primo pagamento arriverà il 15 febbraio. Quello relativo al mese di febbraio, invece, arriverà da giorno 27 dello stesso mese.

Per chi presenterà la propria domanda a febbraio o nei mesi successivi, il calendario funzionerà analogamente: il primo pagamento verrà infatti disposto dal giorno 15 del mese successivo a quello di sottoscrizione del patto di attivazione digitale, mentre i successivi dal giorno 27 del mese di competenza.

Fonte: Inps
Fonte: Inps

Le date da ricordare una volta presentata la domanda di Adi

La circolare dell'Inps specifica che per poter accedere al beneficio e ricevere così l'Assegno di inclusione è necessario iscriversi al Sistema informativo di inclusione sociale e lavorativa (Siisl) e sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (Pad). L'istituto di previdenza spiega:

In caso di assenza di sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (PAD), non si potrà procedere alla messa in pagamento della domanda e in caso di sottoscrizione tardiva del PAD, come per tutti gli altri casi, il riconoscimento del beneficio potrà decorrere, secondo lo schema sopra riportato, solo dal mese successivo a quello di sottoscrizione del PAD stesso.

Per tenere conto delle tempistiche bisogna considerare che una volta accolta positivamente la domanda dell'Adi, i dati del nucleo familiare vengono trasmessi ai servizi sociali, che a loro volta  hanno poi tempo 120 giorni per convocare la famiglia in questione a sottoscrivere il Pad. L'Inps aggiunge:

Anche in assenza di convocazione, il nucleo familiare dovrà, comunque, presentarsi presso i servizi sociali (entro lo stesso termine) e far registrare l’accesso nel Siisl da parte dei servizi sociali. In caso contrario, il beneficio verrà sospeso sino a quando non risulterà effettuato l’accesso ai servizi sociali.

Dopodiché i beneficiari dovranno continuare a presentarsi ai servizi sociali presso i centri per l'impiego ogni 90 giorni per attestare la prosecuzione del percorso di inclusione sociale e lavorativa. Altrimenti il beneficio verrà sospeso. La circolare dell'Inps conclude specificando che queste indicazioni non si applicano ai soggetti esonerati, ossia i componenti del nucleo familiare con disabilità, gli over 60 o coloro che sono inseriti in percorsi di protezione relativi alla violenza di genere.

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