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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Quando arriva a Gaza la Global Sumud Flotilla, quante navi sono e dove partono

La Global Sumud Flotilla è la più grande iniziativa indipendente mai avviata finora per cercare di portare aiuti umanitari ai civili di Gaza e rompere l’assedio navale che Israele ha imposto sulla Striscia. Sono partite già diverse imbarcazioni da Genova e Barcellona, e si uniranno alle altre in partenza da altri porti europei, in acque internazionali. Il 4 settembre altre barche salperanno da Tunisi, Catania e dalla Grecia. Verso metà settembre è previsto l’arrivo a destinazione.
A cura di Annalisa Cangemi
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AGGIORNAMENTO: La Global Sumud Flotilla diretta a Gaza, che trasporta 200 tonnellate di aiuti umanitari e attivisti filo-palestinesi, tra cui l'attivista per il clima Greta Thunberg, ieri sera è salpata nuovamente da Barcellona diverse ore dopo che le condizioni meteo avverse l'avevano costretta a rientrare nel porto catalano. L'obiettivo della spedizione è portare aiuti umanitari nella Striscia forzando il blocco israeliano. Sarà possibile controllare la posizione della flotta attraverso un sistema avanzato, che consente di tracciare il percorso in tempo reale.

Circa 20 imbarcazioni, con circa 300 attivisti a bordo – tra cui l'attore irlandese Liam Cunningham e l'ex sindaca di Barcellona Ada Colau – avevano lasciato Barcellona domenica 31 agosto, con l'obiettivo di "aprire un corridoio umanitario" verso Gaza per dare un segnale concreto e un supporto alla popolazione palestinese, martoriata dalla lunga guerra tra Israele e Hamas, prima che i venti le obbligassero a rientrare.

Altre imbarcazioni sono partite il 31 agosto da Genova, dove migliaia di persone hanno accompagnato con una fiaccolata la flotta Global Sumud Flotilla alla partenza verso Gaza. Da Genova sono state caricate decine di tonnellate di beni essenziali, grazie all'impegno dell'organizzazione Music for Peace e dei portuali dei Calp, anche loro partiti per la Striscia di Gaza.

Centri sociali minacciano di bloccare porto di Venezia

I Centri sociali del Nordest, assieme al sindacato Adl Cobas di Venezia, minacciano di bloccare il porto di Venezia: "Dichiariamo fin da subito che se la Flotilla sarà fermata, ci mobiliteremo per bloccare il porto di Venezia. È lì che continueremo la nostra azione, trasformando lo sdegno in azione diretta, la solidarietà in disobbedienza", hanno detto riprendendo il messaggio lanciato dai camalli del Porto di Genova, che hanno comunicato l'intenzione di "non far uscire più un chiodo" dallo scalo ligure, in caso di blocco della flotta.

"La manifestazione di sabato scorso al Lido di Venezia – afferma un post sul sito Global Project – è stata una straordinaria dimostrazione di forza collettiva: un segnale potente di opposizione radicale allo Stato genocida di Israele e all'intero apparato politico-istituzionale che alimenta e sostiene il regime di guerra globale".

Ricordando gli scioperi e i "blocchi mirati" dei portuali genovesi contro "il transito nei porti di navi cariche di armamenti destinati a Israele", i promotori annunciano che "continueremo la nostra azione, trasformando lo sdegno in azione diretta, la solidarietà in disobbedienza. Le minacce del ministro israeliano di estrema destra Ben-Gvir lasciano poco spazio all'illusione. Ma è proprio per questo che dobbiamo essere presenti e ci muoveremo con determinazione. Chiamiamo fin da ora tutte le persone che hanno camminato al nostro fianco sabato scorso, i lavoratori e le lavoratrici del porto di Venezia a tenere alta l'attenzione e la mobilitazione".

Da quante navi è composta la Global Sumud Flotilla e dove partono

La Global Sumud Flotilla è la più grande missione civile internazionale che tenterà di rompere il blocco navale a Gaza. Si definisce sul suo sito web un'organizzazione "indipendente", "non affiliata ad alcun governo o partito politico". L'obiettivo è appunto, come spiegano gli organizzatori, è quello di "rompere l'assedio illegale di Gaza via mare, aprire un corridoio umanitario e porre fine al genocidio in corso del popolo palestinese". In tutto la flotta umanitaria sarà composta da circa 50 imbarcazioni provenienti da tutta Europa, che salperanno nei prossimi giorni: il 4 settembre altre barche della Global Sumud Flotilla partiranno da diversi porti, Tunisi, Catania e anche dalla Grecia, per poi darsi appuntamento in acque internazionali (tra Europa e Africa) intorno al 6 settembre e proseguire il viaggio fino alle coste della Striscia. È prevista la mobilitazione di attivisti e volontari provenienti da oltre 44 Stati.

L'iniziativa ha ricevuto largo sostegno da parte del mondo della cultura, dagli attori statunitensi Susan Sarandon e Mark Ruffalo a Zerocalcare, allo lo storico Alessandro Barbero, e agli artisti italiani Alessandro Gassman, Claudio Santamaria, e Fiorella Mannoia.  L'ondata di solidarietà ha permesso di raccogliere fondi e aiuti umanitari da inviare a Gaza, come farmaci e cibo facile da assorbire per persone che stanno soffrendo la fame e la carestia.

Quando è previsto l'arrivo a Gaza della Global Sumud Flotilla

Le circa 50 imbarcazioni dovrebbero arrivare a Gaza a metà settembre, ma Israele ha bloccato due precedenti tentativi di consegna di aiuti via mare da parte di attivisti a giugno e luglio: sono state sequestrate le navi umanitarie Madleen e Handala mentre si avvicinavano alla Striscia. Greta Thunberg, che partecipa alla nuova missione, aveva già preso parte alla spedizione della nave umanitaria Madleen della Freedom Flotilla Coalition, ed era stata poi arrestata dalle autorità israeliane.

Le minacce di Israele all'iniziativa e la risposta dell'Italia

Ieri Israele ha minacciato direttamente i partecipanti alla spedizione, e per bocca del ministro della Difesa israeliano Itamar Ben Gvir, ha detto che gli attivisti a bordo della Flotilla saranno arrestati e "trattati come terroristi". La portavoce per l'Italia della Global Sumud Flotilla, salpata anche dal porto di Genova per unirsi alle altre imbarcazioni della flotta, ha replicato: "Noi non ci fermiamo".

Agli attacchi di Israele ieri ha risposto anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani: "Non credo che siano dei terroristi. Si può dire di non essere d'accordo, che si tratta di iniziative inopportune, ma bisogna usare un linguaggio proporzionato".

Oggi il ministro israeliano della Sicurezza nazionale Ben Gvir, ha alzato il tiro, tornando a criticare la decisione di alcuni Paesi europei di riconoscere lo stato della Palestina, ultimo oggi il Belgio. "Gli ipocriti paesi europei che cedono alle manipolazioni di Hamas finiranno per imparare a proprie spese cos'è il terrorismo", ha affermato, a quanto riporta il sito i24. "Anche qui, in Israele, un tempo alcuni credevano a queste illusioni e in cambio abbiamo ricevuto stupri, omicidi e massacri. Invece di premiare il terrorismo, il mondo libero deve unirsi per contrastarlo", ha aggiunto.

A bordo anche l'eurodeputata Benedetta Scuderi (Avs)

Dalla Sicilia si imbarcherà anche l'eurodeputata di Avs Benedetta Scuderi: "Ho deciso di imbarcarmi sulla Global Sumud Flotilla e tra pochi giorni partirò dalla Sicilia. Lo dico dal Parlamento europeo, dove la complicità di governi e tantissimi politici con il genocidio e la pulizia etnica in corso a Gaza impedisce una risposta credibile da parte delle Istituzioni", ha dichiarato l'eurodeputata di Avs (Efa) in un video pubblicato su Instagram. "Continuiamo a vedere un genocidio in diretta e ci sentiamo completamente impotenti. È per questo che come parlamentare, come attivista, ma soprattutto come essere umano, sento il dovere di esserci con il mio corpo. Mettermi a disposizione per un gesto collettivo di coraggio è qualcosa che sento necessaria per contrastare l'inazione delle Istituzioni di cui faccio parte".

La missione "sarà una delle più grandi missioni umanitarie di sempre, che proverà a rompere l'assedio di Israele e creare un corridoio umanitario via mare per dare respiro ad una popolazione stremata dalle bombe, dalla fame e dalla sete. Riguarda tutte e tutti noi: è per questo che vi chiedo di condividere e amplificare il messaggio, rimanere informati, informare, donare e sostenere la Global Sumud Flotilla Ogni gesto conta, e le straordinarie notizie da Genova lo hanno dimostrato. Non sentiamoci sopraffatti, quando la comunità si muove, i governi devono fare i conti con le proprie responsabilità e reagire".

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