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Rafforzata la scorta a Sandro Ruotolo, nuove minacce per il giornalista di Fanpage.it

La protezione prevista per Sandro Ruotolo è stata rafforzata, e recentemente gli è stata fornita anche un’auto blindata. La Federazione Nazionale Stampa Italiana e il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania chiedono l’intervento della ministra dell’Interno Lamorgese, affinché riattivi al più presto il comitato per la sicurezza dei giornalisti, che durante il precedente governo non è stato mai convocato.
A cura di Annalisa Cangemi
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Non più tardi di 8 mesi fa – eravamo a febbraio 2019 – la scorta al giornalista Sandro Ruotolo stava per essere revocata. Il giornalista napoletano, che da tempo firma importanti inchieste su Fanpage.it, vive sotto scorta dal 2015 per via delle minacce ricevute dal boss dei Casalesi Michele Zagaria, in seguito alla pubblicazione di alcuni suoi reportage sul traffico di rifiuti in Campania. In quel caso, dopo la mobilitazione di giornalisti, politici e cittadini, prima che la revoca della scorta diventasse effettiva, era arrivata la notizia della sospensione della revoca della misura di protezione.

Recentemente la protezione per il giornalista d'inchiesta è stata rafforzata. A Ruotolo è stata fornita anche un'auto blindata. La notizia, confermata anche dal nostro collega, è stata rilanciata su Twitter anche da Beppe Giulietti, presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana: "Scorta raddoppiata a Sandro Ruotolo chiediamo immediata convocazione comitato ‘Cronisti minacciati' alla ministra Lamorgese". Giulietti ha anche espresso il suo sostegno al giornalista 63enne: "Dalla parte di Sandro Ruotolo oggi minacciato, ma sempre pronto a ‘Illuminare' i cronisti molestati anche gli ‘Invisibili'".

Per la FNSI e per il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, è un segnale da non sottovalutare, perché "indica come i clan non abbiano allentato la presa sul territorio", hanno scritto in una nota. I giornalisti hanno chiesto l'intervento della neo ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, chiedendole di riattivare il comitato per la sicurezza dei giornalisti, che non è stato più convocato durante il governo giallo-verde. L'assegnazione della scorta, e dei relativi livelli di sicurezza, dipende appunto dal comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico presieduto dal prefetto di Roma, città in cui il nostro giornalista vive e lavora.

"Sono ben quattro i giornalisti sotto scorta armata per le intimidazioni dei Casalesi. La recrudescenza delle minacce riguarda anche altri cronisti, non solo a Caserta e in Campania, ma in tutta Italia. Basti pensare alle reiterate minacce al giornalista Borrometi. Chideremo un incontro urgente al ministro dell'Interno", hanno aggiunto FNSI e SUGC.

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