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Prestigiacomo dice addio al Pdl: “sono disgustata”

L’ex Ministro del Governo Berlusconi sarebbe pronta a lasciare il Popolo delle libertà delusa dal nuovo corso del partito dopo l’addio dell’ex Premier.
A cura di Antonio Palma
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Prestigiacomo dice addio al Pdl: "sono disgustata"

L'ex Ministro dell'Ambiente del Governo Berlusconi Stefania Prestigiacomo presto dirà addio al Pdl, la frattura già palese con i vertici del partito sembra ormai insanabile così, come rivela Repubblica, la deputata entro la prossima settimana dovrebbe presentare la sua lettera di addio al gruppo del Popolo delle libertà. L'evento scatenante è forse proprio il passo indietro di Berlusconi, col quale i rapporti sono ancora ottimi, e il dialogo nullo con i suoi successori alla guida del partito. "Sono disgustata" avrebbe confessato la Prestigiacomo ai suoi fedelissimi, "del sogno berlusconiano in questo partito non c'è più traccia, siamo circondati da piccoli gruppi di potere che passano le giornate a litigare". Se le dimissioni verranno effettivamente firmate sarebbe un addio importante per il Pdl visto che la Prestigiacomo è una Forzista della prima ora con incarichi da Ministro in due Governi Berlusconi.

Ci sono di mezzo le elezioni in Sicilia? – In realtà nel partito c'è chi non crede alla possibilità di un addio definitivo come la ex collega Maria Stella Gelmini, che ha dichiarato: "Sono convinta che Stefania tornerà sui suoi passi". I problemi certo ci sono come ha ricordato anche l'ex Ministro dell'istruzione, "ma siamo tutti al lavoro e confidiamo che il partito possa andare avanti". Per molti il problema però è locale ovvero nella corsa alla presidenza della Regione Sicilia dove la Prestigiacomo si è disimpegnata dalla campagna elettorale. I rapporti con Nello Musumeci, candidato del centrodestra, non sono mai stati idilliaci, ma molti temono questa mossa come la voglia di schierarsi con il leader di Grande Sud Gianfranco Micciché, ex compagno di partito e amico. Lei smentisce ogni ipotesi di tradimento addebitando tutte le colpe al nuovo corso del Pdl, ma in vista delle politiche non è improbabile un avvicinamento ai centristi di Casini.

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