Ponte sullo Stretto, slitta ancora la fine dei lavori, l’ad Ciucci: “Sarà pronto nel 2033”

Nuova tabella di marcia per il Ponte sullo Stretto. Mentre si attendono le motivazioni della stop della Corte dei Conti, che dovrebbero arrivare entro venerdì, l'ad della società Stretto di Messina Spa, Pietro Ciucci, fa sapere che il Ponte sarà completato nel 2033. Un anno in avanti rispetto alla scadenza annunciata quest'estate dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che aveva indicato il 2032 come data di fine dei lavori.
Il Consiglio europeo ha confermato il Ponte sullo Stretto di Messina come "opera strategica" che, in linea con quanto annunciato, "potrà essere completato nel 2033" ha dichiarato Ciucci davanti alla Commissione parlamentare bicamerale sugli svantaggi dell'insularità. "Oggi siamo al 28esimo giorno e, a mia conoscenza, le motivazioni non sono ancora state espresse, motivazioni da destinare al Dipe della Presidenza del consiglio", ha aggiunto. "Con riferimento a questo fatto, che ci ha sorpreso e un po' amareggiato, il governo ha confermato più volte l'intenzione di proseguire con la costruzione dell'opera" ed "attendiamo in modo rispettoso le motivazioni della Corte prima di proseguire l'iter", dice.
Lo scorso 17 novembre è arrivata una seconda bocciatura dei magistrati contabili a un altro provvedimento fondamentale per l'avvio dell'opera, il terzo atto aggiuntivo della convenzione tra il ministero dei Trasporti e la Società Stretto di Messina. Un diniego atteso, stando alle dichiarazioni del governo, in quanto in linea con il primo stop che aveva negato il visto di legittimità alla delibera Cipess. Anche in questo caso però, bisognerà aspettare di leggere la sentenza, che dovrebbe essere pubblicata entro metà dicembre.
Poi si capirà quali saranno le prossime mosse Lo stop della Corte si potrebbe superare con una "registrazione del governo con riserva o provvedimenti per conformarsi alle motivazioni" , ha ricordato anche Ciucci. "Questa decisione spetta alle autorità di governi, al Consiglio dei ministri, al quale la società dà pieno supporto". Ad ogni modo, ha sottolineato, "siamo fiduciosi di potere ottenere la registrazione ordinaria nella convinzione di aver agito nel rispetto delle normative italiane ed europee" e "se non siamo stati abbastanza chiari faremo di tutto per superare il misunderstanding" con la Corte dei Conti.
Ciucci ha anche parlato dei costi di attraversamento del Ponte, una volta che sarà completato. "Con una valutazione del traffico prudente", in linea con quello attuale, si prevede di poter garantire "tariffe ridotte al di sotto dei 10 euro per le autovetture, quindi di gran lunga inferiori ai costi attuali dell'attraversamento". Il prezzo, ha dettagliato, è possibile perché il piano finanziario dell'opera prevede di coprire con i ricavi "solo i costi di manutenzione e di gestione", visto che l'opera è realizzata da una società in house "che non ha l'obiettivo di realizzare un utile" con "fondi pubblici non rimborsabili".
Ad ogni modo, siamo ancora alle fasi preliminari. Bisognerà l'ad "i rilievi della Corte non riguardano aspetti ingegneristici e di fattibilità dell'opera". Anche Salvini, parlando con Repubblica, si è detto "ansioso" di leggere i punti critici evidenziati dalla Corte. "Se le nostre deduzioni saranno recepite, partiremo a febbraio. Altrimenti inizieremo per giugno".