Polemiche su Salvini al caseificio con mascherina abbassata: “La porto sempre dove è obbligatoria”

L'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini è stato attaccato sui social e non solo per essersi fatto fotografare all'interno di un caseificio con la mascherina abbassata, che lasciava scoperti naso e bocca. Ora si giustifica così: "La mascherina la porto sempre dove è obbligatorio, tranne quando faccio il bagno", ha detto il leader della Lega commentando le polemiche esplose in rete dopo la sua visita al caseificio vicino Pisa, che appartiene alla famiglia Busti a Fauglia (Pisa).
Il segretario del Carroccio si è fatto un selfie con i lavoratori al suo fianco. I dipendenti dell'azienda però indossavano correttamente le mascherine. Come si vede nelle foto pubblicate sul suo profilo Facebook Salvini indossava un copricapo e un camice bianco, obbligatori per l'igiene di un luogo in cui si produce cibo, che deve essere completamente asettico. Ma nonostante tar il leader della Lega e i lavoratori dell'azienda non ci fosse il metro di distanza prescritto dalle regole anti.contagio, l'ex ministro non portava correttamente il dispositivo di protezione. Le immagini risalgono a venerdì 14 agosto. Nel post si legge: "In visita al caseificio Busti, territorio pisano. Qui un gemellaggio fra Toscana e Sicilia: pecorino coi pistacchi di Bronte. Viva l’Italia".
Gli attacchi a Salvini
I Cobas lo hanno fortemente criticato: "Un esempio pessimo che irride i protocolli di sicurezza nei luoghi di lavoro nella giornata che segna 574 nuovi contagi e lascia intravedere una possibile seconda ondata di Covid-19. Non è accettabile che un senatore della Repubblica pieghi le norme, mettendo a rischio i lavoratori, per la sua campagna elettorale. E che lo faccia dandogli risalto sui social. Queste manifestazioni incoscienti fanno male e rischiano di vanificare i nostri sforzi", ha detto Francesco Iacovone.
Anche le Sardine pisane, lo hanno attaccato, parlando di "messaggi pericolosi, immagini che provano a negare che esista un virus, una pandemia e purtroppo anche delle vittime". E ancora: "Questi messaggi negazionisti, irresponsabili, appartengono a quei politici destri che reputano pericolosa una persona che si siede su una panchina per leggere un libro e non una pandemia globale che continua a produrre catastrofi in giro per il mondo".
Mentre l'assessore alla Cultura di Volterra, Dario Danti, ha postato un'immagine di Salvini al caseificio e ha commentato: "Salvini si è fatto fotografare con la mascherina abbassata e il formaggio in mano all'interno dello stabilimento, in spregio alle norme igieniche e anti-Covid. E questo è un grave errore anche per chi lo ha permesso; come al solito Salvini fa i danni e non il bene di una azienda". Poi rivolgendosi all'azienda ha aggiunto: "Eravate i miei preferiti, adesso non comprerò più i vostri formaggi".
Salvini è intervenuto ieri sera a margine di un incontro al Caffè della Versiliana a Pietrasanta (Lucca) con la candidata a governatore della Toscana per il centrodestra Susanna Ceccardi. "È surreale che ci siano le liste di proscrizione degli imprenditori nel 2020, può andare bene in Corea del Nord, in Venezuela, in Unione Sovietica – ha aggiunto -. Ho l'orgoglio di visitare tante aziende, questa è un'eccellenza non solo toscana ma italiana e leggere che qualcuno invita al boicottaggio perché hanno osato aprire le porte di un'azienda e di un ristorante a Salvini mi sembra che davvero dimostri la paura che ha la sinistra in Toscana. Se fossero convinti del buon lavoro fatto non avrebbero bisogno di queste bassezze".
Il caseificio si difende
Il caseificio, dove lavorano 120 persone, si difende ricordando a tutti che nello stabilimento ha sempre ospitato esponenti politici di qualsiasi schieramento politico per far conoscere una realtà di riferimento dell'agroalimentare toscano. Poche settimane fa infatti aveva fatto visita allo stabilimento anche il candidato del centrosinistra alla presidenza della Toscana, Eugenio Giani.