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Pnrr, il refrain di Fitto: “Non è vero che siamo in ritardo, sulla terza rata siamo ottimisti”

Il ministro Raffaele Fitto dice che sul Pnrr non ci sono ritardi: “stiamo lavorando per verificare quali progetti non andranno in porto in tempo”. E sulla terza rata si dice “assolutamente ottimista”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto difende il governo dagli attacchi sui ritardi del Pnrr. Secondo il ministro c'è un clima di allarmismo, e non ci sarebbe alcun motivo di preoccupazione in merito allo stato di avanzamento del piano. "È falso dire che siamo in ritardo" perché, tra l'altro, "stiamo lavorando per verificare quali progetti non andranno in porto in tempo: dobbiamo fare velocemente ma non fare in fretta. Dobbiamo fare le cose fatte bene", ha detto Fitto, che intervenendo al Forum in Masseria, ha chiarito anche che non ci sono polemiche con le Regioni sul metodo del Governo. "Ho incontrato tutti i governatori, è stato un bel lavoro, e alla fine ho abbiamo ottenuto parere favorevole da 19 governatori al nostro piano e solo due sono stati contrari": se fosse accaduto il contrario "avrei detto che stiamo sbagliando qualcosa" ha chiarito.

"Non daremo soldi in modo generico" alle Regioni, "non ci sarà una delibera generica ma ci saranno 21 delibere con un elenco obiettivo" e con un "raccordo rispetto al Pnrr" e alla possibilità di "usare bene e al meglio" i fondi e di "accompagnare la fase di sviluppo che è collegata".

Solamente Spagna, Italia e Grecia hanno fatto la richiesta per l'accredito della terza rata del Pnrr, mentre ci sono Paesi che non hanno presentato domanda neppure per la prima rata, ha ricordato il ministro alle Politiche europee, al Pnrr, alle Politiche di Coesione e al Sud, che su questo si dice "ottimista". L'Italia, ha ricordato Fitto, "al 31 dicembre del 2022 doveva raggiungere 55 obiettivi per poter avere questa rata. Non voglio polemizzare, anche se molte dichiarazioni ti tirano per la giacchetta per scendere in questo campo di polemica che non è utile al Paese. Ebbene, noi ci siamo insediati a fine ottobre" e in quel momento, "carte alla mano, erano raggiunti 25 e dei 55 obiettivi. Noi abbiamo raggiunto tutti i 55 obiettivi nei tempi" ha evidenziato, ed è iniziata una fase di assessment più lunga perché nei casi precedenti "le rate che si ottenevano non erano per obiettivi così stringenti, nei quali si entrava nel merito".

Sulla terza rata per il Pnrr all'Italia, da 21,8 miliardi di euro,"Stiamo lavorando sui 55 obiettivi con una interpretazione dettagliata su ogni singolo obiettivo, sono assolutamente ottimista", ha aggiunto.

"La finestra che abbiamo di fronte della revisione del Pnrr" la cui scadenza è il 31 agosto, "è l'ultima occasione per mettere ordine", ha affermato, aggiungendo che "occorre essere prudenti" perché "l'Italia per la scelta dei precedenti governi ha utilizzato al 100% la quota a debito".

"Il nostro Pnrr è composto da 68 miliardi a fondo perduto" e oltre 150 miliardi a debito fra risorse europee e nazionali. "Non c'è un tema solo di capacità di spesa ma anche sulla qualità dellla spesa" ha aggiunto.

La reazione dell'opposizione

"Destano allarme e sconcerto le parole del ministro Fitto sulla necessità del governo di ‘mettere ordine' nei programmi del Pnrr entro il 31 agosto. Il ministro ha tolto ogni residuo dubbio sul marasma in cui è finito l'esecutivo. È davvero miserevole sentire ancora una volta chiamare in causa la responsabilità dei precedenti governi per aver scelto di utilizzare il 100% della quota a debito del NextGEu. Se è vero, come sostiene Fitto, che il problema non è solo di capacità ma anche di qualità della spesa, è lecito chiedergli: che cosa ha fatto il governo dal 25 settembre, cioè in 9 mesi, a parte promettere che sarebbero stati spesi bene e fino all'ultimo centesimo i fondi europei? Si sta avvicinando rapidamente il tempo in cui le promesse faraoniche si dissolvono per mostrare le macerie di incompetenza e di inconcludenza dell'esecutivo", ha scritto in una nota Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione.

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