Piano vaccini, i drive-in diventeranno dei nuclei vaccinali mobili: 142 sono già attivi
Il piano vaccinale, dopo il cambio ai vertici che ha visto il commissario straordinario per l'emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, sostituito dal generale Francesco Paolo Figliuolo e il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, da Fabrizio Curcio, deve subire un'accelerata. "I vaccini li porteremo porta a porta, dalle scuole alle fabbriche", assicura Luciano Portolano, a capo della task force militare chiamata dal governo a contrastare l'emergenza. Il comandante del Coi (Comando operativo di vertice interforze), in un'intervista con il Messaggero garantisce che i militari sono pronti a spostarsi ovunque per rafforzare la campagna vaccinale. "Siamo andati nelle Rsa, negli ospedali civili. E su richiesta del Ministero della Salute, potremmo anche supportare l’attività di vaccinazione nelle scuole, negli uffici e dove sarà necessario su tutto il territorio nazionale, compatibilmente con le risorse disponibili".
Portolano spiega che l'obiettivo è quello di istituire dei drive through anche per somministrare il farmaco anti-Covid, al di là dei centri vaccinali fissi che comunque resteranno in piedi: "Quello che abbiamo fatto con le Rsa prevede la famosa trasformazione dei Drive through in Nuclei vaccinali mobili, per cui se ci viene richiesto dalle istituzioni preposte – pur non riuscendo a soddisfare tutte le richieste nazionali -, il nostro concorso ci sarà sempre e costituirà un importante valore aggiunto". E ancora: "Nello stesso tempo siamo e continueremo a essere impegnati nella ricezione, lo stoccaggio, la conservazione e la distribuzione dei vaccini nell’hub centrale di Pratica di Mare".
Di fatto, il piano vaccinale è rimasto quello approvato i mesi scorsi, ma per dare una spinta alla campagna si punta ad utilizzare i famosi drive through dove vengono eseguiti i tamponi in delle strutture per i vaccini. Al momento sono oltre 200 quelli messi a disposizione (di cui 142 sono già attivi). La necessità di accelerare sui vaccini è stato anche al centro di una telefonata tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.