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Perché l’Italia non può fissare un tetto al prezzo del gas, spiegato dal ministro Cingolani

Durante il question time il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha spiegato perché l’Italia non può fissare un tetto al prezzo del gas a livello nazionale, come fatto da Spagna e Portogallo.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Fissare un tetto al prezzo del gas in Italia non è possibile, per una serie di ragioni. A spiegarle è stato il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, durante il question time alla Camera dei deputati. Rispondendo a un'interrogazione che chiedeva perché non fosse percorribile la strada scelta da Spagna e Portogallo per contrastare il caro energia, Cingolani ha prima ricapitolato: "Il governo è intervenuto più volte per mitigare l’impatto dell’aumento dei costi delle bollette, iniziato molto prima della guerra. Questo ha comportato una spesa di risorse pubbliche senza precedenti". Ma il caso iberico "non è replicabile", anche se "ci stiamo lavorando". La commissione europea "ha specificato che misure nazionali finalizzate a mettere un tetto al gas utilizzato per la produzione di energia elettrica devono essere temporanee".

Il punto, spiegato da Cingolani, è che i sistemi energetici di Spagna e Portogallo sono "meno interconnessi" rispetto a quello italiano. E ciò ha reso possibile per loro approvare questo tipo di provvedimento. "Le misure proposte da Spagna e Portogallo e quelle portate avanti dall’Italia in sede europea si differenziano su un punto – ha continuato il ministro – quella di Spagna e Portogallo è limitata al solo gas utilizzato per generazione termoelettrica. Quella italiana fissa un tetto al prezzo di tutti i gas".

Poi è tornato sulla possibilità di applicare un tetto nazionale: "Se in Italia fosse apposto un tetto al prezzo del gas il nostro mercato non attrarrebbe più i volumi necessari e rischieremmo di vedere gli operatori andare via". Perciò la spinta in sede comunitari: "O lo fa tutta l’Europa o rischieremmo di rimanere isolati, visto che siamo molto interconnessi – ha ribadito – L’Europa, parlando di gas che arriva in gasdotto, acquista i tre quarti del gas mondiale e quindi può fare un’azione forte dal punto di vista del mercato". Certo è che "il via libera del Consiglio europeo a un tetto del gas come misura temporanea contro la crisi energetica, con esplicito mandato alla Commissione, fa ben sperare in una soluzione", come spiegato ieri dal presidente Draghi. In ogni caso, ha concluso Cingolani, "il governo continuerà a mitigare l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia".

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