Perché Federica Mogherini è indagata: cosa c’è nell’inchiesta sui fondi per il Collegio d’Europa

Martedì 2 dicembre la polizia belga e gli agenti della Procura europea (Eppo) hanno perquisito le abitazioni di tre persone, fermate per essere interrogate: tra di loro c'era anche Federica Mogherini, 52 anni, ex ministra degli Esteri italiana e Alta rappresentate dell'Ue per gli Affari esteri, dal 2020 rettrice del Collegio d'Europa. Le altre due persone erano, stando alle ricostruzioni emerse, il diplomatico italiano Stefano Sannino e l'italo-belga Cesare Zegretti. I tre sono stati rilasciati nella notte, perché non ritenuti a rischio di fuga, e informati delle accuse a loro carico: frode negli appalti pubblici e corruzione, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale.
A collegarli sarebbe il coinvolgimento in un bando del Servizio per l'azione esterna dell'Ue (Seae), vinto dal Collegio d'Europa nel 2022. Ma la competizione, in quel bando, non sarebbe stata trasparente. Ci sarebbe stata "concorrenza sleale", perché le informazioni sul bando sarebbero state condivise "con uno dei candidati", ovvero proprio il Collegio.
Il Collegio d'Europa esiste dal 1949, ed è una delle istituzioni più prestigiose per la formazione di politici e amministratori europei. È formalmente indipendente dall'Unione europea, anche se riceve spesso finanziamenti pubblici.
Su cosa si concentra l'inchiesta che ha portato al fermo di Mogherini
L'indagine riguarda in particolare un bando che prometteva alcune centinaia di migliaia di euro per l'assegnazione di un nuovo progetto sperimentale: l'Accademia diplomatica dell'Unione europea. Si tratta di un corso di nove mesi, dedicato specificamente ai futuri diplomatici. Il bando fu lanciato a marzo del 2022. Parteciparono sei istituti di alto livello, ma alla fine vinse il Collegio d'Europa. Arrivarono 130mila euro subito, e poi oltre 600mila euro per il vitto e l'alloggio degli studenti.
L'anno successivo, per il rinnovo della sperimentazione dell'Accademia, il Collegio vinse di nuovo il bando: circa 960mila euro. Dal 2024, l'Accademia è stata resa permanente. Il Servizio per l'azione esterna dell'Ue le ha erogato 1,7 milioni di euro quell'anno, e altri 1,7 milioni per il 2025-2026.
Il punto è come venne vinto quel primo bando. Per gli investigatori c'è il "forte sospetto" che il Collegio d'Europa sia stato favorito. In particolare, Mogherini o altri rappresentanti sarebbero stati messi a conoscenza dei requisiti prima degli altri partecipanti.
Il palazzo acquistato a Bruges giusto in tempo per il bando
La cosa che più ha attirato l'attenzione della Procura è l'acquisto di un immobile a Bruges, dove il Collegio ha la sua sede principale. L'edificio, costato 3,2 milioni di euro, fu acquistato a marzo del 2022, quasi in contemporanea con l'apertura del bando, e fu poi trasformato in un dormitorio per gli studenti dell'Accademia. Ma, secondo fonti informate, il Collegio avrebbe iniziato a valutarlo già nei mesi precedenti.
Il punto è che l'acquisto sarebbe avvenuto in un periodo di difficoltà economica, per l'istituto. Ma sarebbe stato provvidenziale: il bando per l'Accademia, infatti, richiedeva di inserire nella candidatura anche le informazioni sulle "infrastrutture" per l'accoglienza degli studenti. Cosa che, grazie al nuovo dormitorio appena comprato, il Collegio potè fare, battendo la concorrenza.
In quel periodo, come detto, Mogherini era rettrice del Collegio d'Europa. Sannino, che aveva lavorato per lei quando era ministra degli Esteri in Italia, occupava invece una posizione nel Servizio per l'azione esterna dell'Ue, che gestiva il bando.