Pensioni di agosto 2025: le novità sul cedolino, i conguagli Irpef e la quattordicesima

Il mese di agosto si apre per i pensionati italiani con un cedolino particolarmente ricco di voci, tra accrediti, trattenute e conguagli fiscali: a partire dal 23 luglio è infatti disponibile sul sito dell'INPS, nella propria area personale "MyINPS", il dettaglio del pagamento della pensione che verrà erogata il 1° agosto. Per accedere, è necessario essere in possesso di credenziali digitali: SPID, Carta d'identità elettronica (CIE) o Carta nazionale dei servizi (CNS). L'assegno di agosto 2025 conterrà alcune voci straordinarie rispetto ai mesi precedenti: conguagli Irpef derivanti dal modello 730, rimborsi o trattenute a seconda dell’esito della dichiarazione, il recupero fino a 50 euro del bonus anti-inflazione erogato nel 2022 a chi non ne aveva diritto, e la quattordicesima per chi non l’ha ancora percepita a luglio, se rientra nei requisiti previsti per età e reddito.
Rimborsi Irpef e conguagli: chi riceve cosa
Agosto è anche il mese in cui iniziano i rimborsi e le trattenute legati alla dichiarazione dei redditi. I pensionati che hanno presentato il modello 730 indicando l’INPS come sostituto d’imposta vedranno sul cedolino i primi conguagli:
- Se il risultato della dichiarazione è a credito, verrà accreditato direttamente sulla pensione.
- Se è a debito, verrà trattenuto in una o più rate fino al massimo di novembre 2025.
Questi conguagli sono possibili però solo se l'Agenzia delle Entrate ha trasmesso le risultanze contabili all’INPS entro il 30 giugno. In caso contrario, non sarà garantito il numero di rate richiesto dal contribuente per la restituzione, a causa dei limiti temporali imposti dalla normativa.
Come funziona il conguaglio fiscale operato dall'INPS
Nel momento in cui riceve il modello 730/4 dall’Agenzia delle Entrate, l'INPS avvia le operazioni di conguaglio, sempre a partire dal mese di agosto. Il sistema verifica che il contribuente abbia effettivamente ricevuto redditi dall’Istituto nel corso dell’anno e che l’INPS possa quindi agire come sostituto d’imposta. Attenzione però: non tutti i pensionati possono indicare l’INPS come sostituto. Chi percepisce prestazioni assistenziali non tassate (come assegno sociale o invalidità civile) non può indicare l'Istituto in sede di dichiarazione dei redditi. Al contrario, i beneficiari di prestazioni soggette a imposta, ome gli assegni straordinari al reddito dei dipendenti bancari, possono farlo. Il contribuente può seguire lo stato dei conguagli attraverso il servizio online "Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino", disponibile anche via app INPS.
Rateizzazione e interessi: cosa sapere se si deve restituire
Quando dalla dichiarazione emerge un saldo a debito, è possibile chiedere la rateizzazione dell’importo. L’INPS può applicarla fino a un massimo di 4 mesi, da agosto a novembre. Le trattenute vengono strutturate in modo tale da mantenere costante la somma totale delle voci in addebito e accredito, anche se le singole componenti possono variare da un mese all’altro; è fondamentale poi sapere che in caso di rate, dal secondo mese si applicano interessi dello 0,33% mensile, come previsto dalle istruzioni del modello 730.
Ecco un esempio pratico: immaginare una dichiarazione con un credito di 10 euro per addizionale regionale e un debito Irpef di 110 euro, per cui il contribuente ha chiesto il pagamento in 4 rate; il debito netto è quindi di 100 euro, da restituire in 4 rate da 25 euro. Nel primo mese, il cedolino mostrerà:
- +10 euro di rimborso
- 35 euro di trattenuta (prima rata da 25 euro, considerando il rimborso)
Nei mesi successivi, verranno trattenuti 25 euro a rata, comprensivi degli interessi progressivi.
Il recupero dei bonus anti-inflazione
Nel cedolino di agosto sarà presente anche, dove necessario, la trattenuta per il recupero dei bonus una tantum anti-inflazione erogati nel 2022 a chi poi si è scoperto non ne avesse diritto; la cifra da restituire è fino a 50 euro, e sarà visibile nella sezione “voci a debito” del cedolino.
La quattordicesima per chi ancora non l'ha ricevuta
Infine, ad agosto potranno ricevere la quattordicesima anche quei pensionati che non l’avevano ancora percepita nel mese di luglio, ma che soddisfano i requisiti di età (almeno 64 anni) e di reddito complessivo. L’erogazione della quattordicesima segue criteri stabiliti dalla legge: l’importo varia in base agli anni di contributi e alla fascia di reddito del pensionato.