Pensioni, arriva il bonus Giorgetti in busta paga per chi lascia il lavoro più tardi: a chi conviene

Tra poche settimane partiranno i primi pagamenti per il bonus Giorgetti ai dipendenti privati che hanno fatto domanda. Fra ottobre e novembre, poi, partiranno i soldi per i lavoratori del pubblico. Il bonus è rivolto a chi entro il 31 dicembre di quest'anno matura i requisiti per andare in pensione con Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi) oppure con la pensione anticipata (42 anni e 10 mesi di contributi, un anno in meno per le donne), ma decide comunque di restare al lavoro. È necessario fare domanda all'Inps per ottenerlo.
L'importo del bonus dipende dallo stipendio: il lavoratore che ne beneficia di fatto smette di pagare la sua parte di contributi previdenziali, che vale il 9,19% dello stipendio lordo, e si tiene quei soldi in busta paga. La somma non viene tassata, quindi l'incasso è netto. L'effetto negativo, però, è evidente. Non versando più i contributi, si abbassa l'assegno della pensione che si riceverà una volta lasciato il lavoro.
I pagamenti partono quando sarebbe iniziata la pensione. La finestra d'attesa è di tre mesi per chi ha maturato i 42 anni e dieci mesi di contributi (un anno in meno per le donne), mentre si allunga a sette mesi per i dipendenti privati che avrebbero diritto a Quota 103 e a ben nove mesi per i dipendenti pubblici che scelgono la stessa opzione.
A chi conviene il bonus Giorgetti al posto della pensione
Come detto, il bonus Giorgetti permette di ricevere un aumento in busta paga non di poco conto. Dato che non si versano più i contributi previdenziali, si trattiene il 9,19% dello stipendio lordo che altrimenti sarebbe versato all'Inps. E quella somma è esente da imposte, quindi finisce interamente nelle tasche del dipendente.
Un esempio con qualche numero: per chi ha uno stipendio lordo da 2mila euro al mese, l'incremento dovrebbe essere di 183,80 euro. Per una busta paga da 2500 euro lordi, si parla di quasi 230 euro, per chi guadagna 3mila euro è un aumento da 275,70 euro, e così via.
Insomma, per il periodo in cui si riceve il bonus l'aumento di stipendio sarà ben visibile. Specialmente per chi ha come alternativa Quota 103, che prevede un ricalcolo (al ribasso) dell'assegno pensionistico, può essere un'opzione allettante. E l'incentivo dura fino a quando o si raggiunge il requisito per la pensione di vecchiaia, ovvero i 67 anni di età, oppure si decide di rinunciare al bonus per lasciare il lavoro (cosa che si può fare in qualunque momento). Insomma, si parla potenzialmente di diversi anni con uno stipendio rialzato. Il problema, però, può emergere dopo.
Chi rischia di perderci usando il bonus
Il rovescio della medaglia del bonus Giorgetti è che i soldi tenuti in busta paga non vengono versati come contributi. I versamenti non si fermano del tutto: il datore di lavoro deve continuare a pagare la sua parte all'Inps, quindi il lavoratore continua a mettere da parte dei soldi per la pensione. Ma quel 9,19% dello stipendio lordo intascato ogni mese viene tolto al cumulo dei contributi. La conseguenza è che l'assegno della pensione risulta più basso.
Il ribasso dovrebbe essere piuttosto limitato, ma prolungato nel tempo: chi sceglie di avere uno stipendio più alto per cinque o sei anni potrebbe trovarsi davanti vent'anni da pensionato con un assegno minore. Per stimare quanto esattamente si perde bisogna tenere in considerazione diversi fattori, e può essere utile rivolgersi a un commercialista.
I requisiti per ottenere il bonus
Per ottenere il bonus Giorgetti bisogna rispettare i seguenti requisiti:
- Iscrizione all'Assicurazione generale obbligatoria
- Maturare entro il 31 dicembre i requisiti per la pensione anticipata, ovvero 42 anni 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne)
- Oppure, maturare sempre entro il 31 dicembre 2025 i requisiti per Quota 103: 62 anni di età e 41 anni di contributi versati.
Chi ha tutte queste caratteristiche può fare domanda. Inizierà a ricevere l'aumento di stipendio quando sarebbe scattata la pensione, quindi dopo una finestra di attesa.
Come fare domanda per il bonus Giorgetti e quando scade
Il bonus Giorgetti è attivo solo quest'anno, per cui può fare domanda solamente chi matura i requisiti della pensione entro il 31 dicembre 2025. Il governo Meloni deve decidere se rinnovarlo anche per il prossimo anno, e per ora non sono arrivate indicazioni su questo punto.
La richiesta si può presentare online, accedendo al portale dell'Inps nella sezione Certificati. Oppure ci si può rivolgere ai patronati, o in alternativa al call center dell'Istituto.