Parlamento europeo, prima seduta dopo la Brexit: chi sono i nuovi deputati a Strasburgo

È cominciata ieri la prima sessione plenaria al Parlamento europeo senza i deputati del Regno Unito. La seduta si protrarrà fino al prossimo venerdì 14 febbraio: per la prima volta hanno preso posto a Strasburgo i nuovi europarlamentari che sostituiscono i 73 britannici uscenti. La fotografia degli equilibri politici si vedrà quindi leggermente cambiata con un, seppur lieve, spostamento a destra della plenaria in quanto i gruppi politici del Partito Popolare e di Identità e Democrazia acquisiscono deputati mentre quello dei liberali, dei Verdi e dei Socialisti perdono dei seggi a causa della Brexit.
Va ricordato che a partire dal 1° febbraio 2020 sono stati redistribuiti tra gli altri Stati membri 27 dei posti lasciati vacanti da Londra, mentre i restanti 46 sono tenuti da parte in previsione di futuri allargamenti dell'Unione. Tutti i nuovi eurodeputati sono stati eletti nel voto dello scorso maggio. Alcuni Paesi hanno guadagnato qualche rappresentante, mentre per altri questi sono rimasti invariati: il numero di eurodeputati per Stato membro è proporzionale all'entità della popolazione e può andare da un minimo di 6 a 96 seggi. Ma vediamo nello specifico chi sono i nuovi europarlamentari che per la prima volta questa settimana partecipano alla sessione di Strasburgo. I gruppi politici nei quali andranno a sedere sono il Partito Popolare Europeo (EPP), l'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici al Parlamento europeo (S&D), Renew Europe (RE), i Verdi (V-ALE), i Conservatori e Riformisti Europei (ECR), il Gruppo Confederale della Sinistra Unitaria Europea (GUE), Identità e Democrazia (ID) e il gruppo dei non iscritti.
- Francia, 5 seggi
1 seggio a S&D: Nora Mebarek
2 seggi a RE: Ilana Cicurel e Sandro Gozi
1 seggio a V-ALE: Claude Gruffat
1 seggio a ID: Jean-Lin Lacapelle - Spagna, 5 seggi
1 seggio a EPP: Gabriel Mato Adrover
1 seggio a S&D: Marcos Ros Sempere
1 seggio a RE: Adrián Vázquez Lázara
1 seggio a ECR: Margarita de la Pisa Carrión
1 seggio ai non iscritti: Clara Ponsatí i Obiols - Italia, 3 seggi
1 seggio a EPP: Salvatore De Meo
1 seggio a ECR: Sergio Berlato
1 seggio a ID: Vincenzo Sofo - Paesi Bassi, 3 seggi
1 seggio a RE: Bart Groothuis
1 seggio a ECR: Dorien Rookmakes
1 seggio a ID: Marcel de Graaf - Irlanda, 2 seggi
1 seggio a EPP: Clune Deirdre
1 seggio a RE: Barry Andrews - Danimarca, 1 seggio
1 seggio a RE: Linea Søgaard-Lidell - Estonia, 1 seggio
1 seggio a EPP: Riho Terras - Croazia, 1 seggio
1 seggio a S&D: Romana Jerković - Austria, 1 seggio
1 seggio a V-ALE: Thomas Waitz - Polonia, 1 seggio
1 seggio a ECR: Dominik Tarczynski - Romania, 1 seggio
1 seggio a S&D: Victor Negrescu - Slovacchia, 1 seggio
1 seggio a EPP: Miriam Lexmann - Finlandia, 1 seggio
1 seggio a V-ALE: Alviina Alametsä - Svezia, 1 seggio
1 seggio a V-ALE: Jakop Dalunde
Sono quindi leggermente cambiati i rapporti di forza, con ID che supera i Verdi come quarto gruppo all'Europarlamento, mentre i liberali europeisti di RE scendono sotto quota 100 rappresentanti. La maggioranza che sostiene la presidente di Commissione Ursula von der Leyen ha perso 12 parlamentari e deve inoltre fare i conti con il fatto che al momento ci siano 46 eurodeputati in meno a Strasburgo. L'opposizione guadagna terreno: non perde alcun rappresentante e guadagna invece alcuni seggi grazie alla Brexit.
I tre italiani ripescati dalle scorse elezioni europee che hanno ora preso posto nel Parlamento europeo sono Vincenzo Sofo , della Lega che entrerà a far parte del gruppo sovranisra ID, Sergio Berlato, di Fratelli d'Italia che si aggiungerà al gruppo conservatore ECR, e Salvatore De Meo, che occuperà le fila dei popolari. Ci sarà anche un altro italiano in più a Strasburgo, anche se non andrà a occupare i banchi del nostro Paese: è Sandro Gozi, ex sottosegretario agli Affari europei durante il governo di Matteo Renzi. Gozi ha occupato l'incarico di consulente del primo ministro francese, Edouard Philippe ed è stato eletto per la Francia con RE.