Nuovo sciopero generale il 28 novembre contro la Manovra, Usb: “Torniamo a bloccare tutto”

Sciopero generale contro la manovra economica 2026 sarà il prossimo 28 novembre. Lo ha annunciato il sindacato Usb contro quella che viene bollata come "la finanziaria di guerra".
L'Esecutivo nazionale confederale del sindacato di base, ha quindi fissato un giorno per la mobilitazione, precisando in una nota che la data sarà sottoposta all'approvazione dell'assemblea nazionale dei delegati e delle delegate in programma il primo novembre. Non è chiaro ancora se allo stop aderiranno altre sigle sindacali. Dopo lo sciopero del 28 novembre, che coinvolgerà tutte o quasi tutte le categorie di lavoratori, sia del settore pubblico che privato, Usb propone anche di costruire una grande manifestazione nazionale per sabato 29 novembre con i movimenti sociali e le realtà indipendenti. Nel frattempo il Garante apre un provvedimento sullo sciopero dello scorso 3 ottobre.
Le motivazioni dello sciopero generale del 28 novembre
Il sindacato contesta sia l'aumento generalizzato dell'età pensionabile nella legge di Bilancio dal 2027, sia l'intervento largamente insufficiente sulle buste paga, che come sappiamo con il taglio della seconda aliquota Irpef dal 35 al 33% vedranno un vantaggio minimo per i redditi medio bassi. Sono le stesse posizioni espresse da Cgil, in un'intervista a Fanpage.it. Per il momento però il sindacato guidato da Landini non ha proclamato uno sciopero generale.
Sul tema del salario l'Usb invita "a rimettere in discussione la firma degli ultimi contratti nazionali che hanno tutti contraddetto l'esigenza unanimemente riconosciuta di garantire il potere d'acquisto delle retribuzioni. Tutti i contratti nazionali devono assicurare almeno 2mila euro come livello minimo di partenza e in paga base, somma che rappresenta la linea invalicabile per garantire una retribuzione dignitosa e consentire il recupero delle fortissime perdite accumulate dai salari negli ultimi trent'anni", afferma il sindacato.
Mentre in tema di previdenza per il sindacato "non è accettabile che si continui ad allungare l'età pensionabile che va invece riportata a 62 anni: in Italia si lavora troppo e con salari da fame. È insopportabile che milioni di pensionati siano condannati ad una vecchiaia di povertà assoluta. A pagare devono essere le banche, che hanno incassato extraprofitti e stanno affamando il paese, approvando interventi veri ben diversi dalle iniziative ipocrite inserite" nella legge di Bilancio.
"Le tariffe dei beni e servizi essenziali vanno messe sotto regime controllato. Invece di comprare e costruire nuove armi è ora di tornare a costruire case popolari e di affrontare l’emergenza della sanità pubblica, investendo in personale e strutture sanitare".
"Sulla Piattaforma contro la finanziaria di guerra e il Governo Meloni", conclude la nota del sindacato, l'Usb "lancia un piano di mobilitazione per tutto il mese di novembre e propone ai movimenti sociali e alle realtà indipendenti di costruire una grande mobilitazione nazionale per il sabato 29 novembre. È ora di riprendere la pratica del ‘Blocchiamo tutto', utilizzata efficacemente in difesa del popolo palestinese, contro il genocidio e a sostegno della Global Sumud Flotilla, per fermare la corsa al riarmo e costruire un nuovo futuro".
Garante apre un procedimento sui sindacati per lo sciopero del 3 ottobre per la Flotilla
Intanto sullo sciopero generale dello scorso 3 ottobre, il Garante ha aperto un procedimento sui sindacati. La commissione di garanzia, dopo la mobilitazione proclamata da Cgil, Usb, Cub, Sgb, Cobas, Cib Unicobas, Cobas Sardegna, per il blocco alla Global Sumud Flotilla da parte di Israele, ha stabilito ieri l’apertura di un procedimento di valutazione del comportamento nei confronti delle sigle sindacali. Il Garante già lo scorso 2 ottobre aveva segnalato la violazione dell’obbligo legale di preavviso, previsto dalla Legge 146/90, ritenendo inconferente il richiamo all'art. 2, comma 7, che prevede la possibilità di effettuare scioperi senza preavviso solo "nei casi di astensione dal lavoro in difesa dell'ordine costituzionale, o di protesta per gravi eventi lesivi dell'incolumità e della sicurezza dei lavoratori". Secondo i sindacati che hanno scioperato, le motivazioni della piazza del 3 ottobre rientrerebbero perfettamente in questa casistica, visto che il governo non è intervenuto adeguatamente a tutela degli italiani a bordo della Flotilla illecitamente bloccati in acque internazionali.
La questione era stata sollevata alla vigilia dello sciopero generale del 3 ottobre, e il Garante aveva già dato ragione all'esecutivo, ritenendo lo sciopero "illegittimo", e avvisando le organizzazioni sindacali che la violazione delle indicazioni nella delibera avrebbe comportato "l'apertura di un procedimento di valutazione del comportamento". Lo sciopero come sappiamo si è comunque regolarmente svolto, e i sindacati hanno presentato ricorso al giudice del lavoro contro la delibera della Commissione di garanzia sugli scioperi. In ogni caso i lavoratori hanno incrociato le braccia, visto che in assenza di una precettazione dello sciopero, l'eventuale sanzione si applica alle organizzazioni sindacali che hanno proclamato lo stop, (e non può superare i 50mila euro).
Dopo la notizia dell'apertura di un procedimento di valutazione, Matteo Salvini ieri ha espresso "soddisfazione". E oggi ha attaccato il segretario della Cgil Landini, dicendo che "Evidentemente è invidioso di Sbarra (ex segretario generale della Cisl ndr.)", che è diventato sottosegretario nel Governo". Salvini ha aggiunto che le mire del segretario del sindacato, Maurizio Landini, sono politiche. Con la Cisl e altri sindacati "non abbiamo problemi".
La Cgil si è difesa, dicendo che l'apertura di un procedimento non equivale a una sentenza e che lo sciopero del 3 ottobre era pienamente legittimo: "Stupisce l'euforia del Ministro: esprimere soddisfazione per l'apertura di un procedimento amministrativo equivale a confondere l'avvio di un processo con una sentenza definitiva", si legge in un una nota, la Cgil nazionale.
"Impugneremo" il procedimento, ha annunciato il segretario generale della Cgil Maurizio Landini "abbiamo fatto uno sciopero legittimo rispettando le regole. Presenteremo ricorso".